Estero

Ocean Viking sbarca a Taranto: 403 migranti in salvo

Sos Méditerranée e Medici senza frontiere accedono al porto pugliese. Via libera per Alan Kurdi, non ancora per Open Arms. Salvini rilancia

(Keystone)

Quando hanno ascoltato l'annuncio che sarebbero stati sbarcati a Taranto, sul loro volto è comparso un sorriso enorme, mentre alcuni non sono riusciti a trattenere la commozione. È stata una giornata di festa sulla Ocean Viking, la nave di Sos Méditerranée e Medici senza frontiere che ha ottenuto un porto sicuro per poter sbarcare nel porto pugliese le 403 persone soccorse nel Mediterraneo.

Un altro via libera, questa volta da Malta, è arrivato per la Alan Kurdi, che nei giorni scorsi ha soccorso 77 persone. È ancora in stallo, invece, la situazione sulla Open Arms che resta in attesa di un porto sicuro, mentre a bordo le persone salvate sono 237, in seguito al terzo salvataggio in meno di 24 ore.

Dalla Libia

La situazione sempre più delicata in Libia si traduce in un maggior numero di partenze verso l'Europa, spesso con imbarcazioni e gommoni non adatti alla traversata. Secondo i dati diffusi da Alarm Phone, il servizio telefonico dedicato alle persone in difficoltà nel Mediterraneo, negli ultimi cinque giorni sono arrivate segnalazioni su nove imbarcazioni con un totale di circa 650 persone a bordo.

"Non avrebbero dovuto attraversare il mare in barche sovraffollate e in cattive condizioni meteorologiche. Avrebbero dovuto poter viaggiare attraverso percorsi sicuri per raggiungere un luogo sicuro", si legge in una nota.

Intanto al molo San Cataldo del porto di Taranto sono ore di attesa per accogliere i 403 naufraghi salvati dalla Ocean Viking. Tra loro ci sono anche dodici donne incinte, 132 minori non accompagnati e 20 nuclei familiari, tutti provenienti da Marocco, Guinea, Senegal, Burkina Faso, Kenya, Nigeria, Mali e Somalia. I minori non accompagnati saranno trasferiti in strutture comunali, mentre gli altri transiteranno dall'"hotspot" per le procedure di identificazione prima dello smistamento in altri centri. Sale così a 1300 il numero di profughi sbarcati in Italia da inizio anno, stando ai dati aggiornati quotidianamente dal ministero dell'interno. Nello stesso periodo dell'anno scorso erano state 155.

'L'Europa deve accordarsi'

Nonostante il via libera concesso da Malta alla Alan Kurdi, l'equipaggio lamenta un sistema troppo complesso per l'assegnazione del porto sicuro. "Anche se eravamo davanti le coste italiane - spiega il capo comunicazione, Julian Pahlke -, ci è stato assegnato un porto sicuro a Malta e dobbiamo navigare per dieci ore. L'Europa deve accordarsi su un meccanismo che non costringa ogni nave diversa a negoziare singolarmente".

Salvini rilancia

Sulla situazione dei profughi, che ha visto anche la richiesta della procura di Agrigento di archiviare le posizioni di Luca Casarini e Pietro Marrone, capo missione e comandante della nave Mare Jonio di Mediterranea indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e il mancato rispetto di un ordine dato da una nave militare, torna ad attaccare il leader della Lega Matteo Salvini. Questi, che rischia il processo per il caso Gregoretti con l'accusa di sequestro di persona, minaccia di denunciare - per lo stesso reato - l'attuale governo per aver impiegato quattro giorni "per concedere un porto sicuro". "È sequestro di persona solo quando sono coinvolto io? - si domanda ironicamente -. E allora ci vediamo in tribunale".
 
 

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