Estero

Il Portogallo potrebbe presto tassare i pensionati stranieri

Il Parlamento portoghese, su indicazione del Partito socialista, va verso un'imposizione fiscale del 10%.

28 gennaio 2020
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È stato ed è il sogno di molti pensionati, anche rossocrociati. Ma il Portogallo potrebbe presto essere meno allettante per chi decide di trascorrere la quiescenza in un luogo mite e tasse free. Il governo di Antonio Costa sta infatti pensando di introdurre una tassazione fino al 10% del reddito annuo. Negli ultimi tempi il Paese, soprattutto a partire dalla crisi economica del 2009, è diventato il paradiso di migliaia di pensionati europei. Finora la legge portoghese prevede che i residenti “non abituali” vengano esentati dal pagamento delle tasse sulla pensione per dieci anni, a patto che vivano nel Paese per almeno sei mesi l’anno. Presto però la situazione potrebbe cambiare. 

La nuova tassazione è stata suggerita dal Partito socialista che sta pensando di introdurre un emendamento alla legge di bilancio per imporre nuove tasse ai pensionati. «Gli stranieri con lo status di residenti non regolari non saranno più esentati dalle tasse e dovranno pagare tasse con un’aliquota del 10% sulle loro entrate», ha detto in conferenza stampa Catarina Mendes, il leader del gruppo socialista in Parlamento. L’emendamento deve essere ancora votato ma si presuppone che non ci siano problemi in quanto i socialisti hanno 108 deputati nel parlamento su 230 seggi. 

Meta preferita: l'Algarve

Il Portogallo è diventato molto gettonato anche per il costo della vita basso rispetto agli altri Paesi europei, per il clima mite, per il basso tasso di criminalità e per l’efficienza del sistema sanitario. Per godere dell’esenzione fiscale occorre vivere in Portogallo da almeno sei mesi, non essere mai stato tassato come residente abituale nei 5 anni precedenti la richiesta, richiesta che va inoltrata all’Agenzia delle Entrate portoghese. Tra le mete preferite c’è l’Algarve, regione del sud in riva all’Oceano Atlantico, dove risiedono molti stranieri con più di 65 anni. Molti gli italiani, ma a godersi la pensione, anche moltissimi tedeschi, francesi ed elvetici.

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