Estero

Virus cinese: all'origine i pipistrelli, all'uomo dai serpenti

Lo indica una ricerca condotta dalle università di Pechino e Guangxi. Il nCoV è della famiglia dei coronavirus, la stessa di Sars (2012) e Mers (2015).

23 gennaio 2020
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Il virus cinese 2019-nCoV è arrivato all'uomo dai serpenti: sarebbero questi gli animali nei quali il virus, trasmesso dai pipistrelli, si sarebbe ricombinato e poi passato all'uomo. Lo indica l'analisi genetica pubblicata sul Journal of Medical Virology da Wei Ji, Wei Wang, Xiaofang Zhao, Junjie Zai, e Xingguang Li, delle università di Pechino e Guangxi. La ricerca è stata condotta su campioni del virus provenienti da diverse località della Cina e da diverse specie ospiti.

Come è accaduto in passato con i virus dell'influenza aviaria e con la Sars, anche questa volta l'indice è puntato sui mercati di animali vivi molto comuni in Cina, dove accanto agli animali allevati nelle fattorie e ai pesci si vendono animali selvatici, come serpenti e pipistrelli.
"I risultati della nostra analisi evoluzionistica suggeriscono per la prima volta che il serpente è il più probabile animale selvatico serbatoio del virus 2019-nCoV", scrivono i ricercatori.

Un mix

Le analisi genetiche aggiungono così una tessera fondamentale al mosaico della composizione genetica del virus 2019-nCoV, nel quale finora era chiaramente riconoscibile solo la sequenza della parte di virus ereditata dai pipistrelli e identificata fin dall'inizio come appartenente alla famiglia dei coronavirus, la stessa che comprende il virus della Sars, comparso nel 2002, e della Mers, del 2015; restava da risolvere il mistero della provenienza dell'altra metà del virus.
Adesso è chiaro che il virus 2019-nCoV è un mix di un coronavirus proveniente dai pipistrelli e di uno che arriva dai serpenti e che da questi ultimi sarebbe passato agli esseri umani, adattandosi al nuovo ospite e acquisendo la capacità di trasmettersi da uomo a uomo. Ricombinandosi geneticamente nei serpenti, quindi, il nuovo virus ha fatto il cosiddetto 'salto di specie', acquisendo nuovi recettori che gli permettono di legarsi alle cellule del sistema respiratorio umano.
"Le nuove informazioni ottenute dalla nostra analisi evoluzionistica - rilevano i ricercatori - sono molto importanti per il controllo dell'epidemia causata dalla polmonite indotta dal virus 2019-nCoV".

Una città in isolamento

Ieri, intanto, la città di Wuhan è stata isolata: il trasporto è stato fermato temporaneamente, per contrastare la diffusione dell'epidemia di coronavirus. Tutti i voli e i treni in partenza dalla città cinese, focolaio del virus, sono stati cancellati. Una misura estrema, adottata per cercare di fermare l'epidemia che in Cina avanza, facendo raddoppiare il numero ufficiale di morti in 24 ore. Se ne contavano 17, con un numero di contagiati in crescita. mentre il mondo fa quadrato per evitare un'espansione, ritenuta pericolosa per il rischio di mutazione del virus in una forma più aggressiva per l'uomo.

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