Estero

Impeachment di Trump, i repubblicani fanno barriera

Washington, bloccati 11 emendamenti presentati dai democratici che chiedevano di presentare nuove prove e testimoni

Emendamenti bocciati: non si accettano neppure nuove prove (Keystone)
22 gennaio 2020
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Dopo una maratona durata oltre 13 ore nell'aula del Senato Usa si è conclusa la prima giornata del processo al presidente Donald Trump con l'approvazione della risoluzione presentata dal leader della maggioranza repubblicana Mitch McConnell sulle regole del dibattimento.

I repubblicani hanno bocciato 11 emendamenti dei democratici, tra cui quello che prevedeva la testimonianza dell'ex consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Bolton.

I repubblicani hanno anche bloccato la richiesta dei democratici di acquisire alcuni documenti del Pentagono, del Dipartimento di Stato e dell'ufficio bilancio della Casa Bianca. Carte relative soprattutto alla decisione di Donald Trump di congelare 400 milioni di dollari di aiuti militari all'Ucraina, secondo l'accusa per fare pressioni su Kiev perché aprisse un'indagine sui Biden e sui democratici.

'No' dei repubblicani anche alla richiesta di ascoltare in aula la testimonianza di altri funzionari della Casa Bianca, tra cui il capo dello staff Mick Mulvaney. La risoluzione McConnel fissa le regole per il processo, tra cui quella che accusa e difesa avranno tre giorni a testa per esporre le proprie considerazioni per un arco di tempo non superiore a 24 ore.

Le ultime battute della prima giornata del dibattimento in Senato sono state contraddistinte, oltre che dalla stanchezza, anche da un grande nervosismo, con il presidente della commissione giustizia della Camera, Jerry Naddler, che ha accusato i repubblicani e la Casa Bianca di aver respinto tutte le richieste: "Solo chi è colpevole cerca di nascondere le prove".

Pronta la risposta del team di legali del presidente Trump, che hanno definito l'impeachment "una farsa" e accusato Naddler e gli altri rappresentanti dell'accusa di voler fare "carta straccia della Costituzione". Uno scambio veemente che ha costretto il presidente della seduta, il giudice della Corte Suprema John Roberts, ad ammonire le parti richiamandole a moderare i toni e ad usare un linguaggio e un comportamento consoni.

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