Estero

Matteo Salvini indagato per 35 voli 'illegittimi'

La Procura di Roma procede per abuso d'ufficio nel periodo in cui il leader della Lega era in carica come ministro dell'interno italiano.

Matteo Salvini
12 dicembre 2019
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Il leader italiano della Lega Matteo Salvini è indagato per abuso d'ufficio dalla procura di Roma per 35 voli effettuati quando era ministro dell'Interno con aerei ed elicotteri della Polizia e dei Vigili del Fuoco e gli atti sono già stati inviati dai pm al tribunale dei ministri di Roma per chiedere di poter svolgere i necessari approfondimenti. "Tutti i miei voli - ribatte Salvini - erano per motivi di Stato, da ministro dell'Interno, per inaugurare caserme. Mai fatto voli di Stato per andare in vacanza, quello lo fanno altri".

L'indagine dei pm di Roma nasce dalla trasmissione del fascicolo in procura, "per quanto di sua eventuale competenza", da parte della Corte dei Conti che, lo scorso 11 settembre, ha archiviato il procedimento a carico dell'ex ministro dell'Interno sostenendo che l'uso degli aerei era sì "illegittimo" - in quanto i mezzi della Polizia e dei Vigili del Fuoco sono riservati allo svolgimento di compiti istituzionali o di addestramento e non per i voli di Stato - ma in quell'utilizzo non si poteva riscontrare un danno erariale poiché "i costi sostenuti per tale finalità non appaiono essere palesemente superiori a quelli che l'Amministrazione dell'interno avrebbe sostenuto per il legittimo utilizzo di voli di linea da parte del ministro".

Il fascicolo dei giudici contabili fu aperto dopo un'inchiesta di 'Repubblica' nella quale si mettevano in relazione i voli di Salvini per partecipare ad una serie di appuntamenti istituzionali in giro per l'Italia con comizi e altre manifestazioni di partito che il leader del leader della Lega tenne sempre negli stessi giorni e nelle stesse zone dove erano previsti gli impegni da ministro.

Quando a maggio uscì la notizia dell'indagine, Salvini smentì tutto, facendo diffondere dal Viminale l'elenco dei voli effettuati dall'insediamento del governo gialloverde, il 1 giugno 2018, al 16 maggio 2019: 24 voli di Stato - 22 dei quali con i velivoli dell'Aereonautica del 31/esimo stormo e 2 con un C27j sempre della forza armata per andare e tornare da Tripoli - e 19 in qualità di ministro, con il P180 della Polizia. Non disse nulla, invece, sui 14 voli in elicottero, sempre della Polizia, né sul viaggio a bordo del P180 dei vigili del Fuoco. Che sono una parte di quelli su cui la procura ha chiesto di poter fare accertamenti.

Dal canto suo, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha sempre definito "legittimo" l'uso degli aerei da parte del ministro, ribadendo la "correttezza dei comportamenti tenuti". Al titolare del Viminale, sottolineò la Polizia, "per disposizione normativa, è attribuito il primo livello di protezione che dà diritto all'utilizzo di aerei di Stato al pari di tutti i soggetti sottoposti al medesimo livello di sicurezza".

E inoltre "i costi di un'ora di volo sono di 1'415 euro complessivi di cui 315 euro sono i costi per il carburante e 1'100 euro per la manutenzione e che parte di queste ore fanno riferimento a pacchetti esercitativi per i quali l'aereo, al di là dell'utilizzo specifico, comunque deve necessariamente essere movimentato".
 
 

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