Estero

Trump sostiene le proteste pro democrazia a Hong Kong

Il presidente Usa ha firmato un pacchetto di misure che appoggia le manifestazioni nell'ex colonia. La Cina è pronta ad adottare 'decise contromisure'

I manifestanti ringraziano (foto Keystone)
28 novembre 2019
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Donald Trump ha firmato questa notte la legge varata dal Congresso statunitense che sostiene le proteste per la democrazia a Hong Kong, in corso ormai da cinque mesi. Lo ha indicato la Casa Bianca. Il presidente Usa in una dichiarazione auspica quindi che le autorità cinesi e di Hong Kong siano in grado di trovare una soluzione amichevole che porti alla pace e alla prosperità di tutti. Dal canto suo la Cina minaccia ora "contromisure"

Il governo di Hong Kong ha reagito esprimendo "rammarico" per la firma di Trump. L'"Hong Kong Human Rights and Democracy Act", si legge in una nota, manda "un segnale sbagliato ai manifestanti", oltre a "interferire negli affari interni di Hong Kong" e "a essere priva di fondamento".

Da parte sua, la Cina ha minacciato di essere pronta ad adottare "decise contromisure" dopo l'adozione da parte di Trump del pacchetto di misure. "La natura di ciò è estremamente abominevole e nasconde assolutamente intenzioni minacciose - si legge in una nota del ministero degli Esteri -. Avvisiamo gli Usa di non procedere ostinatamente sulla sua strada, altrimenti la Cina adotterà decise contromisure e gli Usa dovrà rispondere di tutte le relative conseguenze".

La Cina ha quindi convocato – per la seconda volta dopo lunedì – l'ambasciatore Usa Terry Branstad chiedendo la fine delle interferenze di Washington negli affari interni di Pechino. Il vice ministro degli Esteri Le Yucheng ha inoltre chiesto di evitare atti che possano "danneggiare ulteriormente le relazioni bilaterali".

Avviata la bonifica del Politecnico

Intanto, la polizia di Hong Kong ha avviato la bonifica del Politecnico, sotto l'estenuante assedio negli ultimi 11 giorni. Il campus, nel mezzo dei violenti scontri tra manifestanti e polizia, era diventato un fortino degli attivisti.

Le operazioni sono scattate dopo che l'ateneo aveva fatto ispezioni per due giorni, rinvenendo solo una giovane in stato di disagio fisico e psichico. Secondo i media, questa mattina uno degli "irriducibili" ha detto che ci sarebbero ancora poco meno di una ventina di persone nascoste.

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