Venezia devastata dalle acque. E non è ancora finita

Previste per i prossimi giorni nuove maree record. La Basilica di San Marco 'è stata a un passo dall'Apocalisse'.

Per Venezia l'emergenza non è ancora finita. Dopo l'ondata d'acqua alta da record che ha devastato la città martedì notte, quando si sono raggiunti i 187 centimetri sopra il livello del mare (livello secondo solo ai 194 centimetri dell'alluvione del 1966),  questa mattina alle 10.30 si sono toccati ancora i 160 centimetri mentre per le prossime ore l'acqua dovrebbe salire a 120 centimetri. Secondo il Centro previsioni e segnalazioni maree, giovedì e venerdì le ondate supereranno ancora abbondantemente i 100 centimetri durante la mattinata: 130 domani e 140 dopodomani.

È polemica sul 'Mose' che non c'è (ancora)

Nella città lagunare (ma non solo) infuria intanto la polemica sul "Mose", ovvero l'opera ingegneristica che dovrebbe difendere Venezia dall'acqua alta fino a tre metri, ma che attualmente – pur essendo interamente posata – si trova ancora in fase di collaudo. L'opera, costata 5 miliardi e 493 milioni di euro, verrà infatti consegnata solo il 31 dicembre 2021.

Basilica di San Marco 'a un passo dall'Apocalisse'

Nel frattanto da Venezia arrivano testimonianze drammatiche. In primis le notizie che parlano di due morti, entrambi sull’isola di Pellestrina. Il primo, un anziano di 78 anni, sarebbe rimasto fulminato nel tentativo di ripristinare la corrente in casa, il secondo rinvenuto senza vita in casa. Il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali. Ci sono poi le testimonianze che riguardano i beni architettonici della città, messi a rischio dall'ondata anomala. La cripta della Basilica di San Marco è stata allagata da 120 cm di acqua. «È la prima volta - ha rilevato il primo procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin – che succede dopo la grande marea del 1966, ed è stata un'amara sorpresa. Questa volta, l'acqua non è arrivata dal pavimento ma è entrata dalle finestre. Ci sono stati danni alle tombe dei patriarchi». Tesserin non esita a definire che ieri si è «stati a un soffio dall'Apocallisse», con l'acqua che ha rischiato di intaccare le colonne che reggono la basilica.

Nel frattanto dalla città lagunare, tramite agenzie e social, continuano a giungere immagini che bene descrivono la situazione. Eccone alcune.