Estero

Cielo di protesta sopra il Cile: 15 morti, 2643 arresti

Parziale bilancio di una giornata caratterizzata ancora da disordini. Piñera convoca i partiti, eccetto quello Comunista, per un possibile rimpasto

©Keystone
22 ottobre 2019
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Il governo cileno ha annunciato oggi che continuano disordini e gravi incidenti fra manifestanti e la polizia, il cui bilancio è ora di 15 morti e 2643 feriti.

In una comunicazione del Palazzo della Moneda, il sottosegretario agli interni, Rodrigo Ubilla, ha precisato che delle 15 vittime, undici sono state registrate nella regione di Santiago del Cile, tutte coinvolte in incendi e saccheggi, principalmente in centri commerciali.

Partiti convocati dal presidente, eccetto quello comunista, per un possibile rimpasto

Nel frattempo, il presidente Piñera ha convocato per oggi pomeriggio (la sera in Svizzera) tutti i presidenti dei partiti politici, governativi e di opposizione, ad eccezione del Partito comunista, per un aggiornamento sulla situazione alla luce dei disordini scoppiati venerdì scorso.

Secondo gli osservatori il capo dello Stato potrebbe annunciare un rimpasto di governo con il cambiamento dei ministri dell'Interno, della Difesa e delle Finanze.

Soldato arrestato: è responsabile della morte del manifestante ucciso a Curicó

Un soldato cileno è stato arrestato per aver sparato e ucciso un manifestante a Curicó, nella regione centrale di Maule. Lo riferisce Radio Bibio.

Il procuratore regionale Julio Contardo ha precisato che la vittima, di 25 anni, faceva parte di un gruppo di dimostranti che all'alba avevano bloccato la statale 5. Trasportato all'ospedale di Curicó, il giovane vi è giunto cadavere.

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