Iniziativa delle opposizioni britanniche a seguito della doppia lettera inviata all'Ue su una possibile proroga della Brexit
Le opposizioni britanniche vogliono portare Boris Johnson in tribunale per la doppia lettera inviata all'Ue su una possibile proroga della Brexit: la prima - non firmata - per chiederla, come prescritto dalla legge anti-no deal (Benn Act); la seconda per argomentare la contrarietà del governo.
I ministri ombra laburisti Keir Stramer e John McDonnell hanno bollato la manovra come "infantile" ed evocato un possibile "oltraggio alla corte" (oltre che al Parlamento) del premier Tory, che dinanzi a un giudice scozzese s'era impegnato a rispettare il Benn Act senza minarne i fini.
Sulla stessa lunghezza d'onda Ian Blackford, capogruppo degli indipendentisti scozzesi dell'Snp a Westminster, secondo il quale l'invio di una lettera non firmata mina "la dignità dell'ufficio del primo ministro" e il comportamento di Johnson "sarà materia per i tribunali".