Estero

La Cina censura anche il basket americano (e South Park)

La decisione dopo che un dirigente degli Huston Rockets - una delle quadre più forti dell'Nba – aveva postato un tweet in difesa di Hong Kong

Yao Ming e Kobe Bryant nel 2013 (archivio Keystone)
8 ottobre 2019
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La Cina oscura il basket a stelle e strisce dell'Nba, sport amatissimo nel Dragone con decine di milioni di fan: i canestri sono onnipresenti nelle scuole e spuntano nei posti più impensati come i cortili interni della Grande sala del popolo, cuore politico di Pechino.

La televisione statale cinese Cctv ha annunciato la "sospensione" della trasmissione delle partite di precampionato, il colpo più ad effetto della reazione scatenata dal tweet a sostegno delle proteste pro democrazia di Hong Kong di Daryl Morey, il general manager degli Huston Rockets, la squadra in cui ha giocato la star cinese Yao Ming.

"I valori di uguaglianza, rispetto e libertà di espressione hanno da sempre caratterizzato la Nba e continueranno a farlo. L'Nba non si metterà nella posizione di fissare regole su ciò che giocatori, dipendenti e proprietari di squadre possono o non possono dire sui diversi temi", ha replicato da Tokyo il numero uno della Lega basket Usa, Adam Silver, in una delle tappe del roadshow internazionale della Nba.

Teledittatura

Di parere opposto la Cctv: "Crediamo che ogni commento che sfidi la sovranità nazionale e la stabilità sociale non siano nell'ambito della libertà di parola - ha affermato il network sui suoi social media. A questo scopo, il canale sportivo della Cctv ha deciso di sospendere immediatamente i piani sulla trasmissione delle partite Nba di precampionato (i cosiddetti China Games, ndr) e avvierà immediatamente un'indagine sulla cooperazione e la comunicazione con l'Nba. Esprimiamo forte disappunto e ci opponiamo ai commenti (di Silver) a favore del diritto di Morey alla libertà di espressione".

Morey aveva postato su Twitter un'immagine bloccata in Cina con le parole "combattere per la libertà, siamo con Hong Kong": un affronto condannato ufficialmente anche dal governo di Pechino, che l'ha definito "una dichiarazione sbagliata".

L'annuncio della Cctv colpisce, per ora, le due esibizioni in Cina (ora in bilico) che vedono impegnati i Los Angeles Lakers e i Brooklyn Nets: i due team dovrebbero affrontarsi giovedì a Shanghai e sabato a Shenzhen, in due eventi da tutto esaurito. Lo stesso proprietario dei Brooklyn Nets e co-fondatore di Alibaba, Joseph Tsai, originario di Taiwan, ha diffuso una nota ammonendo che "la ferita che ha causato quest'incidente avrà bisogno di molto tempo per sanarsi".

Cctv e Tencent Holdings, che manda in streaming le partite del basket Usa, hanno messo inoltre nel mirino i Rockets, scaricati dai principali sponsor cinesi. Le ricerche di gadget su Alibaba e JD.com, le due principali piattaforme locali dell'e-commerce, sono vane. Il Quotidiano del Popolo, voce del Pcc, ha scritto che i Rockets erano "inesistenti" su Taobao, altro portale del commercio online. L'hashtag "parecchie star mollano la Nba" è diventato virale sui social network in mandarino con centinaia di milioni di visualizzazioni. Lo stesso Silver ha ammesso che Yao Ming, a capo della Chinese Basketball Association (Cba), era "furioso" per l'incidente, aggiungendo di sperare di poter trovare una soluzione che ricomponga le divisioni.

Colpito anche South Park

Intanto la censura cinese si è abbattuta anche sulla serie tv animata South Park, i cui autori Matt Stone e Trey Parker hanno risposto per le rime alla Cina con quelle che hanno definito "scuse ufficiali":

Come la NBA, anche noi accogliamo la censura cinese nelle nostre case e nei nostri cuori. Anche noi amiamo il denaro molto più di quanto amiamo la libertà e la democrazia. E non è vero che Xi Jinping assomiglia a Winnie the Pooh. Guardate il nostro 300. episodio mercoledì alle 10! Lunga vita al Partito Comunista Cinese! E che questo autunno il raccolto di sorgo possa essere abbondante! Ora siamo a posto, Cina?

 

Nel mirino l'episodio Band in China, la critica di come Hollywood modelli i contenuti per evitare di offendere i censori cinesi (si può vedere qui).

A fare le spese del pesante clima anche Tiffany's: una foto postata su Twitter della modella cinese Sun Feifei che indossa un anello della maison di New York alla mano destra mentre si copre l'occhio destro è stato visto come un richiamo, per i netizen, alla ragazza ferita diventata un simbolo della violenza della polizia di Hong Kong. La campagna è stata sospesa.

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