Estero

Droni su raffinerie saudite, Trump punta il dito contro l'Iran

Oltre a Teheran, statunitensi e sauditi stanno indagando sulla possibilità che l'attacco sia arrivato dall'Iraq.

(Il sito attaccato (Foto Keystone))
15 settembre 2019
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Le autorità americane e saudite stanno indagando sulla possibilità che gli attacchi contro le raffinerie della compagnia petrolifera statale saudita Aramco coinvolgano missili da crociera lanciati dall'Iraq o dall'Iran, mettendo in discussione la rivendicazione dei ribelli yemeniti.

Lo scrive il Wall Street Journal, citando fonti a conoscenza del dossier. Gli Usa, prosegue il quotidiano, avrebbero immagini satellitari ed altri dati da strumenti di sorveglianza che alcuni nell'amministrazione Trump vorrebbero declassificare e diffondere per rafforzare le accuse contro Teheran.

Intanto, Aramco prevede di ripristinare entro la fine di lunedì circa un terzo della produzione interrotta a causa degli attacchi a due suoi maxi impianti. Lo scrive sempre il Wall Street Journal. "Dovremmo essere in grado di avere due milioni di barili al giorno entro domani", ha riferito una fonte informata al giornale.

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