Estero

La Ocean Viking sbarcherà a Malta, finalmente

Trovato l'accordo dopo 13 giorni al Largo. Sei paesi Ue accoglieranno i migranti (non l'Italia di Salvini)

(Keystone)
23 agosto 2019
|

I 356 migranti confinati da 13 giorni al largo del Mediterraneo approderanno a Malta, soccorsi da navi militari dell'isola. Sei paesi europei – Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Romania – si sono poi impegnati ad accoglierli. Lo ha annunciato su Twitter il premier maltese Joseph Muscat.

"La Francia ribadisce la propria solidarietà: 150 saranno accolti nei prossimi giorni sul nostro territorio". Lo ha dichiarato sempre su Twitter il ministro dell'Interno francese, Christophe Castaner: "Insieme siamo riusciti a costruire una soluzione europea".

L'Italia si era invece opposta già dalla mattina a uno sbarco. Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini su Facebook: "La Ocean non verrà in un porto italiano, se vogliono vanno a Malta, se vogliono distribuiscono i 365 immigrati in giro per il mondo ma senza permesso qui non si arriva".

Msf: basta stalli

Medici senza frontiere (Msf) ha espresso sollievo per l'annuncio di sbarco a Malta dei migranti della nave Ocean Viking, ma ha deplorato "l'esacerbante attesa" che ha lasciato in mare per 14 giorni 356 uomini, donne e bambini vulnerabili. "Un gruppo di Paesi si è fatto avanti per dare una risposta umana alla situazione, ma i governi europei devono porre definitivamente fine a questi stalli prolungati e a queste meschine negoziazioni caso per caso, per instaurare come priorità urgente un meccanismo di sbarco predeterminato per portare in salvo le persone soccorse in mare", afferma un comunicato dell'organizzazione non governativa che gestisce la nave Ocean Viking in collaborazione con Sos Mediterranée. L'ong chiede agli Stati europei di istituire un meccanismo di sbarco sostenibile, di porre fine al supporto politico e materiale ai ritorni forzati in Libia, di rispondere al bisogno urgente di una capacità di ricerca e soccorso in mare europea proattiva e adeguata e infine di "porre fine alle azioni punitive contro le organizzazioni che cercano di offrire assistenza salvavita in mare per colmare il vuoto lasciato dai governi e rispondere a questa crisi".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE