Estero

Accoltella due donne nel centro di Sydney

A seminare morte e panico è stato un 21enne, bloccato dai passanti. Nel suo zaino materiale su varie stragi commesse da razzisti e suprematisti bianchi

Keystone
13 agosto 2019
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Furia assassina nel centro di Sydney. Un giovane sgozza una ragazza di 21 anni, lasciandola morta all'interno di una palazzina, poi, a casaccio, rivolge il suo coltello da macellaio contro un'altra donna 41enne, ferendola, lasciandosi poi andare a vaneggiamenti fra le auto nelle strade del centro, gridando frasi sconnesse, fra cui anche un "Allahu akhbar", prima di essere bloccato da coraggiosi passanti.

La polizia non ha trovato alcun legame con il terrorismo internazionale, ma il giovane aveva una pennetta Usb con materiale su varie stragi commesse da razzisti e suprematisti bianchi, e non solo.

A seminare morte e panico è stato Mert Ney, 21 anni: bianco, occhi azzurri, magro, capelli scuri ricci, vestito con una tuta con cappuccio, jeans neri e una maglietta intrisa di sangue, è stato ripreso da varie angolazioni mentre sale sul cofano di una macchina dopo aver già ucciso, gridando: oltre all'invocazione islamica - non risultano però motivazioni religiose alla base del gesto - anche "Forza, sparatemi! Sparatemi". Poi lo si vede ripreso dall'interno di un'automobile mentre minaccia i passanti brandendo il coltello.

Poi la reazione di alcuni passanti, che escono da bar e negozi e si armano di quello che trovano: bastoni, spranghe, seggiole e cassette. Si avvicinano, a distanza, a Ney, e lo circondano. Lui, si vede nei video rilanciati dai media, prova a scappare, butta giù con un calcio una bicicletta parcheggiata per rallentare i suoi inseguitori, che infine lo placcano e lo gettano a terra.

Due passanti, giovani fratelli britannici diventati eroi sui media australiani, lo inchiodano di peso sull'asfalto con due seggiole di vimini che gli bloccano le gambe e il busto. Un terzo passante gli blocca una mano con il piede sul polso mentre un quarto gli blocca la testa a terra con una cassetta di plastica per bottiglie. Qualcuno gli inquadra in primo piano il volto attraverso la grata della cassetta. E lui chiede a chi lo riprende "E tu chi sei?". Al loro arrivo, gli agenti lo ammanettano, gli calano i pantaloni e gli tolgono le scarpe, forse per accertarsi che non avesse altre armi o esplosivi prima di portarlo via in mutande, i jeans semi-calati e a piedi nudi.

Ma nella sua furia sconnessa, Mert Ney ha lasciato in terra una vittima: una giovane donna a cui ha tagliato la gola, trovata morta in uno stabile residenziale vicino. Il suo nome non è stato rivelato, come neanche quello della donna colpita dal coltello da macellaio alla schiena in strada, ricoverata in ospedale, dove versa in condizioni stabili. Nessuna delle due donne, ha spiegato la polizia, aveva rapporti con il giovane squilibrato.

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