Estero

Argentina, pesante sconfitta di Macri alle primarie

È stato ampiamente superato dal candidato dell'opposizione peronista Alberto Fernandez. Atteso per oggi il 'voto' dei mercati

Strada in salita verso le elezioni del 27 ottobre per l'attuale presidente (Keystone)
12 agosto 2019
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Ieri il presidente Mauricio Macri ha subito una dura sconfitta nelle elezioni primarie in Argentina, in vista delle presidenziali del prossimo 27 ottobre. È stato ampiamente superato dal candidato dell'opposizione peronista Alberto Fernandez. Con il 100% delle schede scrutinate la coalizione Fronte di tutti di Fernandez e dell'ex presidente Cristina Fernandez de Kirchner ha raccolto 10,6 milioni di voti (48,86%), mentre la coppia Macri-Miguel Angel Pichetto di Insieme per il cambiamento ha ottenuto 7,2 milioni di voti (33,27%).

In base alla legge elettorale argentina, se questo fosse stato il risultato ufficiale di ottobre, l'opposizione avrebbe conquistato la Casa Rosada presidenziale al primo turno, senza bisogno di ballottaggio.

Il primo irreversibile verdetto offerto dalle primarie è che soltanto quattro "ticket" presidenziali, avendo superato almeno l'1,5% dei voti, potranno sfidarsi nelle presidenziali del 27 ottobre.

Si tratta dei due principali (Macri-Pichetto e Fernandez- Fernandez), insieme a Consenso federale di Roberto Lavagna (8,61%) e il Fronte di sinistra e dei lavoratori di Nicolas del Caño (2,98%).

Senza celare la propria delusione e ancora prima che venissero comunicati i primi dati ufficiali, Macri ha affrontato i giornalisti dichiarando che "riconosciamo di aver avuto una cattiva elezione", rivolgendo comunque un appello alla coalizione da lui guidata a "raddoppiare gli sforzi" per vincere la sfida elettorale di ottobre.

Raggiante dopo aver appreso l'inatteso margine del suo successo (i sondaggi parlavano di uno scenario di pseudo-parità), Fernandez ha assicurato che gli argentini hanno inviato un messaggio che è il primo passo per "costruire un'altra storia" e fare "una Argentina migliore".

Il successo a livello nazionale dell'opposizione peronista è stato molto significativo anche nella provincia di Buenos Aires, principale bacino elettorale, dove il candidato del Fronte di tutti, Axel Kicillof ha sconfitto ampiamente la governatrice uscente alleata di Macri, Maria Eugenia Vidal.

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