Estero

Rigurgito nucleare, gli Usa abbandonano il trattato Inf

Cadono le restrizioni per i missili a gittata intermedia, aumenta l’instabilità in Europa e in Asia. Mosca e Washington s’incolpano a vicenda

Il trattato Inf è morto, il New Start è moribondo (Keystone)
2 agosto 2019
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Il trattato Inf è morto, il New Start è moribondo, e il disarmo nucleare non si sente tanto bene. Tanto che brividi e febbriciattole stanno già scuotendo l’Europa e l’Asia, ancora una volta minacciati dai due elefanti della Guerra fredda.
L’Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty fra Usa e Russia (‘trattato sulle forze nucleari a media gittata’: quelle che potrebbero colpire l’Europa in caso di conflitto) è divenuto ufficialmente carta straccia ieri, una volta scaduto l’ultimatum di Donald Trump a Vladimir Putin. Il segretario di Stato Mike Pompeo lo ha annunciato su Twitter: “Il 2 febbraio 2019 gli Stati Uniti hanno concesso alla Russia sei mesi per tornare a rispettare il trattato. La Russia si è rifiutata, dunque il trattato finisce oggi”. Ora anche gli Usa potranno tornare a costruire e armare i loro missili terra-aria a medio raggio. 


Il mancato rispetto del trattato da parte del Cremlino viene confermato dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che ha ricordato come negli ultimi anni la Russia abbia sviluppato e dispiegato sul suo territorio missili cruise che potrebbero “raggiungere le città dell’Unione europea con pochi minuti di preavviso”. 


Il viceministro degli esteri russo Sergei Ryabkov naturalmente smentisce e rilancia, incolpando gli Usa per l’accaduto e chiedendo una moratoria sulle armi nucleari; moratoria che però Stoltenberg definisce “non credibile”. Ora spetterà proprio alla Nato potenziare la sua capacità di difesa, mentre gli Usa si preparano a testare nuovi missili a medio raggio (anche se la Camera a guida democratica ha bloccato il budget per il loro sviluppo). Resta da capire quali nazioni saranno disposte a ospitare i nuovi giocattolini nucleari. Perfino il governo polacco, che auspica da anni un rafforzamento dell’ombrello nucleare occidentale in funzione antirussa, ha messo le mani avanti: il dispiegamento dei missili andrà deciso all’unanimità dai membri Nato. Incuneata fra loro, la neutrale Svizzera esorta alla prudenza: il Dipartimento federale degli affari esteri ha sollecitato Usa e Russia “affinché non sviluppino e non mettano in funzione sistemi vietati dall'Inf”. Fiato sprecato, probabilmente.
Nel frattempo si avvia a scadenza un altro trattato ancora più importante, il New Start, che ha permesso di mantenere gli arsenali nucleari di Russia e Usa a un livello molto più basso di quello raggiunto all’apice della guerra fredda. New Start scade nel 2021, ed entrambi i contraenti paiono poco interessati a prolungarne la validità. Chissà cosa direbbe il dottor Stranamore.

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