Estero

Treni in tilt in Italia: si sospetta un 'sabotaggio anarchico'

Dopo lo scoppio di tre incendi dolosi vicino a Firenze, gli inquirenti seguono in particolare la pista dell'azione anarco-insurrezionalista

Operai al lavoro sulla linea ferroviaria nei pressi di Rovezzano (Keystone)
22 luglio 2019
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Un incendio alla cabina elettrica della stazione di Rovezzano a Firenze, attorno alle 5 di questa mattina, e l'Italia che viaggia sulle rotaie divisa in due, con ritardi sui tabelloni dei treni fino a 4 ore.

Sono dolosi i tre roghi appiccati che hanno mandato in tilt il sistema ferroviario italiano: gli inquirenti, che indagano per attentato alla sicurezza dei trasporti, seguono in particolare la pista dell'azione anarco-insurrezionalista, sia per il modus operandi, sia per presunte rivendicazioni circolate in rete, sia per la concomitanza col processo, a Firenze, a 28 anarchici coinvolti nello scoppio di una bomba il 31 dicembre 2017 ai danni di una libreria vicina a Casapound.

L'incendio ha avuto ricadute pesantissime sulla circolazione ferroviaria per tutta la giornata, portando alla cancellazione di 42 treni Alta velocità sia di Trenitalia che di Italo e all'esasperazione di chi si accingeva a viaggiare per svago o per lavoro. "Migliaia di viaggiatori oggi sono stati messi in difficoltà da un incendio che sembra doloso: se confermato, faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità affinché i colpevoli siano perseguiti per i disagi creati", ha commentato premier Giuseppe Conte.

Dal canto suo il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che nel pomeriggio ha fatto un sopralluogo a Rovezzano, ha parlato di "sabotaggio": "Se sarà confermata la pista anarchica, verificheremo eventuali collegamenti coi No Tav che negli ultimi giorni hanno aggredito le Forze dell'Ordine: in ogni caso, da tutti i partiti e dall'intero governo ci aspettiamo una dura condanna delle violenze e un deciso sì alla Torino Lione".

Secca la risposta, questa volta, del vicepremier pentastellato Di Maio: "La condanna del M5s è ferma e non si provi a strumentalizzare quanto accaduto per fare il tifo a favore o contro la Torino-Lione". Il leader No Tav Alberto Perino, chiamato in causa, precisa: "Noi non c'entriamo nulla".

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