Estero

Preso il 'più pericoloso jihadista svizzero'

Sarebbe durata tre mesi la latitanza di un 24enne ginevrino partito per la Siria per combattere al fianco dell'Isis. Intercettato dalle milizie curde

(Keystone)
21 luglio 2019
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Un 24enne ginevrino, radicalizzato nella moschea di Petit-Sacconex (GE) e partito in Siria per combattere al fianco dell'Isis, sarebbe stato rintracciato dopo tre mesi di fuga e arrestato lo scorso 18 giugno dalle milizie curde in un'azione coordinata nei pressi di Baghuz.

Definito "il più pericoloso jihadista svizzero" dai domenicali del gruppo Tamedia, che ne danno notizia oggi, il 24enne si sarebbe radicalizzato nel 2014 nella moschea ginevrina prima di entrare nelle file dello Stato islamico.

L'uomo, ferito nel corso della sua cattura, si trova ora in una prigione nel nord della Siria ed è stato formalmente identificato da diversi servizi di sicurezza, sostengono i domenicali, citando fonti in Siria e Svizzera.

Baghuz, ultima roccaforte del Califfato sul suolo siriano, è stata liberata a fine marzo dalle milizie curde con l'appoggio degli Stati Uniti. Il 24enne è dunque riuscito a nascondersi per quasi tre mesi, viene precisato, aggiungendo che il ginevrino è l'unico elvetico su una lista dell'Interpol di 173 nomi legati all'Isis. Il suo nome di battaglia sarebbe Abdullah Funsu al-Swissri.

In Siria l'uomo si è sposato ed è attualmente padre di un bambino di undici mesi, indicano i domenicali. La famiglia si troverebbe nel vasto campo profughi di al-Hol, controllato dalle Forze democratiche siriane (FDS), nella regione di Hasake al confine con l'Iraq.

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