Estero

Salvini: 'Il missile degli estremisti voleva uccidere me'

Ogni giorno il vicepremier riceve minacce di morte. Intanto, continua l'inventario del materiale custodito negli scatoloni e rinvenuto in un hangar del Pavese

Matteo Salvini è vessato da minacce quotidiane ©Keystone
16 luglio 2019
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Il missile Matra e le armi sequestrati ieri a un gruppo neonazista filoucraino a Torino, nell'ambito di un'indagine sulla preparazione di un attentato contro il ministro Matteo Salvini. Lo ha svelato oggi a Genova lo stesso vicepremier.

"L'ho segnalata io. Era una delle tante minacce di morte che mi arrivano ogni giorno. I servizi segreti parlavano di un gruppo ucraino che attentava alla mia vita. Sono contento sia servito a scoprire l'arsenale di qualche demente".

Le perquisizioni dell'hangar continuano

Gli agenti, insieme agli specialisti dell'esercito italiano, stanno procedendo con l'inventario del materiale da guerra e da sparo custodito negli scatoloni impilati su scaffali alti dieci metri nell'hangar. Lo ricordiamo, nell'hangar nei pressi dell'aeroporto di Rivanazzano Terme (Pavia), la Digos di Torino ha recuperato un missile aria-aria Matra e altro materiale.

Nel corso di un'indagine su ambienti di estrema destra sono state arrestate tre persone, fra cui un 42enne ticinese, residente a Bissone; come riportato anche nell'edizione online della nostra testata. Sul materiale verrà effettuata una perizia balistica.

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