Estero

Trump liquida Khashoggi: “Facciamo affari con i sauditi”

Il presidente Usa chiude alle domande sul giornalista ucciso nel consolato saudita in Turchia, malgrado il rapporto Onu accusi il bin Salman: “Caso già indagato”

Ti-Press
23 giugno 2019
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"Si tratta di un episodio già ampiamente indagato": così Donald Trump in un'intervista alla Nbc liquida la domanda sul caso Jamal Khashoggi e sul recente rapporto dell'Onu che punta il dito contro il potere di Riyad, chiedendo un'indagine approfondita sull'assassinio del dissidente saudita e giornalista del Washington Post. Khashoggi, stando alla ricostruzione dei fatti, è stato ucciso il 2 ottobre 2018 dopo essere entrato nel consolato per ritirare dei documenti: il suo corpo è stato smembrato, disciolto nell'acido e fatto sparire. 

Secondo le indagini sarebbero coinvolti i massimi livelli del potere saudita, in particolare il principe Mohammed bin Salman e un suo stretto collaboratore, Saud al Qahtani, decisi a sbarazzarsi di quella voce critica nei confronti dei regnanti. Gli inquirenti turchi hanno pure evocato intercettazioni eloquenti. L'indagine condotta da Agnes Callamard parla di una “esecuzione deliberata e premeditata” e richiede al Segretario generale dell'Onu l'apertura di “un'inchiesta penale internazionale”. Il processo avviato in Arabia Saudita contro 11 agenti non sarebbe infatti credibile.

"Il Medio Oriente è un posto violento e ostile", ha però affermato Trump, sottolineando come l'Arabia Saudita sia un alleato e un partner importante degli Stati Uniti. "Spendono tantissimi soldi e non sono così folle da dire che non si devono fare affari con loro. E se non facessero affari con noi li farebbero con la Russia o con la Cina".

Ecco, giusto per ricordarsi come gira il mondo. A dispetto di diritti umani e democrazia: da esportare, a volte.

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