Estero

Disordini in Albania, assaltate sedi commissioni elettorali

Continuano le proteste dei sostenitori dell'opposizione di centro destra, in alcune località si sono verificati anche degli scontri con la polizia

Foto Keystone
19 giugno 2019
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Forti tensioni in alcune città dell'Albania, dove i sostenitori dell'opposizione di centro destra guidata da Lulzim Basha, hanno assaltato le sedi delle commissioni elettorali zonali.

A Kamza, località a 20 chilometri a sud di Tirana, si sono verificati scontri con la polizia, che ha fatto uso di gas lacrimogeni per disperdere un gruppo di alcune decine di manifestanti. La stessa situazione si è verificata anche a Burrel, nel nord del paese, dove ci sarebbero stati anche alcuni feriti.

Assalti alle sedi delle commissioni elettorali ci sono stati ieri anche a Scutari e Tropoja, nel nord dell'Albania. Almeno 13 persone sono state poi arrestate.

L'opposizione ha boicottato le amministrative e contesta il loro svolgimento. La scorsa settimana il presidente della Repubblica Ilir Meta ha annullato la data del 30 giugno, ma la maggioranza socialista del premier Edi Rama ha sostenuto che l'atto di Meta "viola la costituzione", ribadendo che le elezioni si svolgeranno nella data prestabilita e avviando nel frattempo le procedure per la rimozione dall'incarico del capo dello Stato.

I comuni amministrati dall'opposizione però hanno dichiarato di riconoscere "solo il decreto in vigore emesso dal presidente della Repubblica", e hanno chiesto alla Commissione elettorale centrale (Cec) di liberare tutti i locali di proprietà dei loro comuni, dove nel frattempo si è insediata l'amministrazione elettorale. In alcuni casi è stata attivata anche la polizia municipale per prendere il controllo dei locali messi a disposizione delle elezioni.

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