Estero

Brasile, governo denunciato dal relatore Onu

La giunta del presidente Jair Bolsonaro ha impedito agli esperti delle Nazioni Unite di ispezionare le carceri e gli istituti psiuchiatrici del Paese.

13 giugno 2019
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Il governo di Jair Bolsonaro è stato denunciato davanti al Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, in seguito ad un decreto presidenziale che ha allontanato gli esperti incaricati di ispezionare carceri e ospedali psichiatrici per prevenire il maltrattamento di pazienti e detenuti. "Con questo decreto, il governo sta di fatto autorizzando l'aumento della tortura", ha detto Leonaro Pinho, presidente del Consiglio nazionale per i diritti umani (Cndh), che non ha escluso associarsi alla denuncia, presentata da Ong locali. Martedì scorso, la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato un decreto attraverso il quale si dispone l'eliminazione degli incarichi di periti legati al Meccanismo nazionale per la prevenzione e la lotta contro la tortura, un'agenzia ufficiale legata al Ministero per le donne, la famiglia e i diritti umani. Le Ong Giustizia Globale e Terra di Diritti hanno denunciato questa iniziativa all'ufficio del relatore speciale sulla tortura delle Nazioni Unite, Nils Melzer, a Ginevra, mentre Human Rights Watch (Hrw) si è detta "molto preoccupata" dalle conseguenze del decreto. Luciano Maia, vice Procuratore generale, ha sottolineato che con l'eliminazione dei periti, "carceri sovraffollate, ospedali psichiatrici e centri per la rieducazione dei minorenni non possono più essere visitati dal Meccanismo contro la tortura", mentre Pinho, del Cndh, ha ricordato che sono questi periti che hanno rivelato "scene di orrore" in queste istituzioni.
 
 

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