Estero

Pioggia di 'No' alla nuova offerta di Theresa May

Le concessioni della premier, inclusa la disponibilità a consentire ai deputati di ripronunciarsi su un ipotetico referendum bis, non sono finora valse aperture da parte dell'opposizione

Keystone
22 maggio 2019
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Pioggia di no alla nuova offerta illustrata ieri da Theresa May sulla Brexit in vista della legge di attuazione dell'uscita dall'Ue (Withdrawal Agreement Bill) attesa ai Comuni per inizio giugno. Le sue concessioni verso l'opposizione laburista - inclusa la disponibilità a consentire ai deputati di ripronunciarsi su un ipotetico referendum bis - non le sono valse finora aperture da quel lato della barricata, mentre stanno rafforzando il dissenso interno contro di lei, e le richieste di sue dimissioni, in casa Tory.

La premier sarà oggi alla Camera per il Question Time e poi per un nuovo rapporto sulla Brexit in un clima rovente. Stamane è stata resa nota una lettera a Jeremy Corbyn in cui May scrive d'aver dimostrato la sua "volontà di compromesso" e sfida il leader del Labour a fare lo stesso.

Ma l'atmosfera, viziata pure dallo scontro elettorale alla vigilia del voto britannico per le Europee, al momento è persino peggiorata per lei. Mentre il ministro dell'Ambiente, Michael Gove, non esclude a questo punto uno slittamento del "Withdrawal Agreement Bill" oltre il 3 giugno.

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