Italia

Cosa c'è nel decreto sicurezza bis voluto da Salvini

Multe alle Ong, criminalizzazione della resistenza passiva durante le manifestazioni, nuovi poteri al ministro dell'Interno. Un riassunto.

(Keystone)
20 maggio 2019
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Secondo l'Onu – che ha inviato un messaggio preoccupato a Matteo Salvini – "viola le convenzioni internazionali" sui diritti umani, "fomenta il clima di ostilità e xenofobia", pretende di "criminalizzare le operazioni di soccorso" dei migranti nel Mediterraneo. Secondo il ministro dell'Interno, certe critiche sono "da 'Scherzi a parte'". Ma cosa prevede davvero il Decreto sicurezza bis?

1. Multe alle Ong che 'sgarrano'

Nella bozza che andrà discussa dal Parlamento italiano – probabilmente dopo le Europee, a questo punto – l'articolo 1 prevede una sanzione amministrativa molto elevata per le navi di soccorso migranti che non rispettino le istruzioni operative imposte dalle autorità competenti (in molti tratti di mare, dunque, la discussa Marina libica). Si rischia una multa da 3.500 a 5.500 euro per ogni migrante a bordo, la sospensione fino a un anno e perfino la revoca dell'autorizzazione alla navigazione e al soccorso.

2. Competenze dai Trasporti all'Interno

Il decreto assegna al ministero dell'Interno (oggi Salvini) competenze che fino a oggi spettavano al ministro dei Trasporti (attualmente il pentastellato Danilo Toninelli). Spetterà infatti all'Interno il diritto di "limitare o vietare il transito e la sosta di navi mercantili o unità da diporto o di pesca nel mare territoriale per motivi di ordine e sicurezza pubblica e comunque in caso di violazione". Leggi: chiudere i porti. Il ministero dei Trasporti si potrà occupare solo di sicurezza della navigazione e protezione ambientale.

3. Lotta all'immigrazione clandestina

Vengono stanziati 3 milioni di euro per il triennio 2019-2021 per impiegare agenti stranieri in operazioni sotto copertura, finalizzate alla lotta contro l'immigrazione clandestina.

4. Tutela dell'ordine pubblico

Il decreto sicurezza bis mira inoltre a tutelare maggiormente l'ordine pubblico, specie nel corso di manifestazioni ed eventi pubblici. Si inaspriscono le sanzioni per devastazione, saccheggio e danneggiamento. Per tutelare gli agenti impiegati nel corso di manifestazioni, il decreto trasforma alcune violazioni amministrative in reati, incluse le azioni di resistenza passiva: "chiunque nel corso di manifestazioni (...) per opporsi a pubblico ufficiale o all’incaricato di pubblico servizio (...) utilizza scudi o altri oggetti di protezione passiva ovvero materiali imbrattanti o inquinanti è punito con la reclusione da 1 a 3 anni". Reclusione da 1 a 4 anni anche per l'uso di razzi, fumogeni, bastoni e oggetti contundenti.

5. Lo 'spazzaclan'

Verrebbe istituita la figura del commissario straordinario per eliminare gli arretrati nell'esecuzione delle sentenze di condanna (quella misura che Salvini ha defintio 'spazzaclan'). A tal fine vengono anche stanziati 25 milioni di euro per assumere 800 nuovi addetti alla notifica delle sentenze di condanna, per garantire l'applicazione della pena.

 

 

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