Estero

Salvini tra Milano, il Mediterraneo e le Nazioni Unite

Dopo la manifestazione sovranista di sabato (con relative proteste) il leader della Lega dovrà affrontare la Sea Watch e un rapporto dell'Onu

© Keystone
19 maggio 2019
|

A Milano è andata abbastanza bene, per Matteo Salvini: in molti hanno sfilato, ieri, per le strade della città ritrovandosi infine in piazza Duomo sotto l'acqua per ascoltare e applaudire i rappresentanti dei principali partiti euroscettici e sovranisti d'Europa, convocati dal leader della Lega Matteo Salvini in quanto "patrioti, estremisti del buonsenso". Poi, certo, sotto la stessa pioggia c'è chi ha sfilato per strade diverse "per dire ai sovranisti che non si prenderanno la città", come ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala. Con quella che sta diventando una non proprio rassicurante tradizione: togliere gli striscioni contrari, anche quando recitano uno scontato "restiamo umani".

Ma i dissidenti non stavano solo a Milano: la Sea Watch sfida apertamente Matteo Salvini violando il divieto del ministro dell'interno italiano di oltrepassare il limite delle acque territoriali e si ferma a poche centinaia di metri da Lampedusa, chiedendo di poter entrare in porto per "ragioni umanitarie".
La decisione di forzare la mano, il comandante della Sea Watch 3 Arturo Centore la prende di prima mattina dopo un consulto con l'equipaggio e con i medici a bordo. La decisione del Viminale di autorizzare venerdì lo sbarco dei soggetti più vulnerabili, le famiglie con i bambini (17 persone di cui 7 minori) e una donna con ustioni gravi, ha infatti gettato nella disperazione i 47 rimasti a bordo. "Sono in una condizione psicologica negativa - dice Karol, una delle volontarie del team medico - si sentono privi di valore, come se a nessuno importasse di loro. Sono stati privati dei loro diritti". Una situazione che, assieme "al mal di mare e all'assenza di speranza e prospettive, sta rendendo le persone davvero vulnerabili".

E le critiche arrivano anche dalle Nazioni Unite: l'Onu ha infatti chiesto al governo italiano di respingere il decreto sicurezza bis in quanto, a suo giudizio, "è potenzialmente in grado di compromettere i diritti umani dei migranti, inclusi richiedenti asilo e le vittime o potenziali vittime di detenzione arbitraria, tortura, traffico di esseri umani e altre gravi violazioni dei diritti umani". Il ministro degli esteri italiano Enzo Moavero ha confermato di aver ricevuto dalla Rappresentanza permanente presso le Nazioni Unite a Ginevra una lettera con richieste di chiarimenti e "rilievi di preoccupazione con riguardo alla bozza del cosiddetto "decreto sicurezza bis non ancora discusso dal Consiglio dei ministri. La lettera è stata trasmessa anche al Ministero dell'interno e, naturalmente, riceverà da parte del governo la dovuta attenzione, in coerenza con il tradizionale rispetto degli impegni internazionali e dell'assoluta tutela dei diritti umani".
"In riferimento alle anticipazioni circolate - si legge nella nota - la Farnesina precisa che la lettera contiene una richiesta di chiarimenti circa due recenti direttive del Ministero dell'interno in materia di sicurezza delle frontiere e di immigrazione illegale".

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE