Estero

L’elemosiniere che dà la luce ai migranti rischia un'indagine per furto

Il cardinale aveva personalmente riallacciato la corrente a un palazzo occupato di Roma. Salvini: 'Sostenere l'illegalità non è mai un buon segnale'

Il cardinale e gli 'occupanti'
((Keystone))
14 maggio 2019
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Rischia di essere indagato per furto di energia elettrica l’elemosiniere della Santa Sede Konrad Krajewski. Il cardinale avrebbe infatti commesso un reato rompendo i sigilli e riallacciando la luce a un palazzo di Roma occupato da immigrati, rimasto per giorni al buio. Stando a quanto riporta ‘La Stampa’, la società elettrica romana Acea sarebbe pronta a presentare un esposto per allacciamento abusivo alla rete. 

I fatti

Sabato l’elemosiniere di Papa Francesco, il cardinale Konrad Krajewski, ha personalmente riallacciato la corrente elettrica allo Spin Time, un palazzo occupato di Roma senza luce né acqua calda da lunedì 6 maggio. Si è calato personalmente nel tombino dei contatori, ha rotto i sigilli, e luce fu.

A beneficiare dell’azione sono state 170 famiglie: 450 persone in tutto, delle quali 100 minorenni. Padre Konrad si è assunto la piena responsabilità dell’accaduto di fronte alla Prefettura e all’Acea, la municipalizzata che fornisce acqua e luce ai romani. “Grazie sua Eminenza, questo è il primo segnale di umanità che ci arriva dalle istituzioni, e arriva dal rappresentante di un altro Stato”, ha commentato una residente del palazzo occupato da cinque anni, che ospita persone di 18 nazionalità diverse. 

L’elemosiniere

L’elemosineria apostolica è l’organo della Santa Sede che si occupa di esercitare "a nome del Santo Padre il servizio di assistenza verso i poveri e dipende direttamente da lui." Agisce dunque per conto del Papa. Krajewski, polacco, è alla guida dell’Elemosineria dal 2013 ed è divenuto cardinale l’anno scorso.

Secondo il sito ‘Huffington Post’, già da qualche anno l’elemosineria si impegna a favore dei senzacasa, ai quali già quattro anni fa la Segreteria di Stato vaticana espresse “paterna comprensione e vivo incoraggiamento. La testata web parla di “un canale diretto tra i movimenti in difesa della casa e la Santa Sede”. La relazione con il palazzo Spin Time è curata da Suor Adriana, missionaria laica in procinto di prendere i voti, che vi abita e che recapita ai residenti cibo e medicine della farmacia solidale vaticana.

Le polemiche

Dopo l’intervento, il ministro dell’Interno Matteo Salvini – lambito intanto dalle polemiche per uno striscione contro di lui appeso sulla facciata di un’abitazione privata nel Bergamasco, e fatto rimuovere dalla questura in occasione di una sua visita – si è domandato sui social "Ma allora tutti gli italiani che pagano bollette, mutui, stanno in case popolari sono fessi? Sostenere l'illegalità non è mai un buon segnale". E ai microfoni di ‘Radio24’ ha aggiunto: “C'è un piano di sgomberi in tutta Italia che le prefetture stanno già portando avanti perché la proprietà privata è sacra a prescindere da quello che fa questo o quel cardinale". E ancora: "Quel palazzo mi risulta essere di proprietà dell'Inps, che si occupa di pensionati”. Per finire, un attacco diretto alla Santa Sede: "Se qualcuno in Vaticano vuole pagare le bollette agli italiani in difficoltà ci diano un conto corrente che lo diffonderò a tutti i sindaci".

A Salvini, il cardinale ha risposto dalle colonne del ‘Corriere della Sera’: “Da questo momento, da quando è stato riattaccato il contatore, pago io, non c’è problema... Anzi, pagherò anche le sue, di bollette. non voglio che diventi una cosa politica”. Suor Adriana ha invece invitato il ministro a venirli a trovare: “Farebbe un'azione giusta anche per vedere come funziona l'occupazione, chi sono le persone all'interno, la loro storia, la loro vita. Le istituzioni devono rispondere a un problema così grave e diffuso. L'occupazione è diventata quasi una norma perché non c'è più possibilità di sopravvivenza”

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