Estero

Rapporto del procuratore Müller: 'Azioni disoneste e immorali'

La rabbia di Trump: 'Avevo il diritto di mettere fine a questa caccia alle streghe. Avrei potuto licenziare chiunque, incluso Müller, se lo avessi voluto'

foto keystone
19 aprile 2019
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I democratici affilano le armi. Il rapporto del procuratore speciale Robert Mueller apre la strada a un possibile impeachment: è ora "una possibilità".

Anche se è ancora troppo presto per saltare a conclusioni, il partito serra le fila e si prepara a lanciare l'attacco a Donald Trump, forte della "roadmap" offerta da Mueller e nella consapevolezza che le elezioni sono fra solo 18 mesi e che potrebbe lasciare decidere agli americani invece di spingere con la messa in stato d'accusa del presidente.

Il quadro ritratto dal procuratore speciale è, secondo i democratici, ben diverso da quello dipinto dal ministro della Giustizia William Barr. Le azioni di Trump descritte nel rapporto sono "disoneste, non etiche, immorali e non patriottiche" dice senza mezzi termini il presidente della commissione di intelligence della Camera, Adam Schiff. Trump non è stato accusato di collusione da Mueller, ma il nodo da sciogliere è ora un suo possibile ostacolo alla giustizia.

"La Costituzione non concede l'immunità categorica e permanente del presidente" scrive il procuratore speciale nel suo rapporto, osservando come "nessuno è al di sopra della legge" e anche se il "rapporto non conclude che il presidente non ha commesso alcune reato, non lo esonera nemmeno". Affermazioni che i democratici leggono come una chiamata all'azione.

I repubblicani non stanno però a guardare e, attaccando i democratici, invitano ora ad andare avanti: le indagini sul Russiagate si sono concluse, il rapporto è ormai pubblico ed è il momento di guardare avanti per il bene del Paese.

La rabbia di Trump su twitter 

''Avevo il diritto di mettere fine a questa caccia alle streghe. Avrei potuto licenziare chiunque, incluso Mueller, se lo avessi voluto. Ho scelto di non farlo. Avevo il diritto di usare il privilegio esecutivo. Non l'ho fatto''.

Lo twitta Donald Trump riferendosi al rapporto del procuratore speciale Robert Mueller. Un tweet dal quale sembra trapelare la frustrazione del presidente per le conclusioni del rapporto nonostante i suoi più stretti consiglieri lo abbiano descritto come sollevato dalla pubblicazione del rapporto.

Licenziare James Comey è stata una delle migliori decisioni di Donald Trump: il presidente è "completamente scagionato" dal rapporto del procuratore speciale Robert Mueller, ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, in un'intervista a Fox.

 

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