Estero

Corbyn: 'Il governo britannico si opponga all'estradizione di Assange'

Per i legali del fondatore di Wikileaks, estradarlo è 'aprire alla caccia a qualunque giornalista abbia pubblicato informazioni vere e verificabili sugli Stati Uniti'

12 aprile 2019
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"L'estradizione agli Stati Uniti per aver rivelato prove di atrocità in Iraq e in Afghanistan deve avere l'opposizione del governo britannico", twitta Corbyn nel suo primo intervento pubblico sulla vicenda di Julian Assange, arrestato ieri a Londra dopo quasi 7 anni d'asilo nell'ambasciata dell'Ecuador. Il leader dell'opposizione laburista britannica sottolinea che il fondatore di Wikileaks non può essere consegnato a Washington per aver svelato "prove di atrocità" commesse dalle forze americane "in Iraq e in Afghanistan".

Il numero uno del Labour allega inoltre un video - diffuso a suo tempo da Wikileaks e uscito a quanto pare dagli archivi del Pentagono - che documenta la strage di civili di un raid aereo condotto dagli Usa in territorio iracheno nel 2007. Raid costato la vita fra gli altri anche a due giornalisti dell'agenzia britannica Reuters. Ieri, nel breve dibattito alla Camera dei Comuni seguito alla statement fatto da Sajid Javid, ministro dell'Interno del governo Tory di Theresa May, per rivendicare le ragioni dell'arresto di Assange, pure la ministra ombra laburista dell'Interno, Diane Abbott, s'era espressa contro l'estradizione dell'attivista australiano. Limitandosi a riconoscere la necessità che egli risponda del reato di violazione dei termini della cauzione di cui è accusato nel Regno Unito.

'Faremo opposizione legale'

Il team legale che assiste Julian Assange conferma la determinazione a opporsi attraverso tutte le vie giudiziarie disponibili alla richiesta d'estradizione presentata dagli Usa alla Gran Bretagna nei confronti del fondatore australiano di Wikileaks. Estradarlo rappresenterebbe "un precedente pericoloso", ha sottolineato uno degli avvocati, Jennifer Robinson, citata da diversi media del Regno. Significherebbe aprire le porte alla caccia a qualunque giornalista abbia "pubblicato informazioni vere e verificabili sugli Stati Uniti".

Robinson ha visitato Assange ieri nella camera di sicurezza della stazione di polizia in cui è stato recluso dopo l'arresto e ne ha raccolto il messaggio di gratitudine verso i numerosi difensori dei diritti umani e sostenitori che si sono mobilitati in suo favore in giro per il mondo. Il 47enne fondatore di Wikileaks non è peraltro parso sorpreso o scioccato dell'accaduto: "Ve l'avevo detto" che finiva così, s'è limitato a dire alla legale.

 

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