Estero

Riaperto il caso Orlandi

Il Vaticano ha autorizzato nuove indagine sul mistero della 15enne scomparsa a Roma nel giugno del 1983

Keystone
10 aprile 2019
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Il Vaticano ha "autorizzato l'apertura di indagini interne" sul caso della 15enne Emanuela Orlandi, la cui scomparsa, avvenuta a Roma il 22 giugno del 1983, rimane tutt'ora avvolta nel mistero. La riapertura del caso giunge ad alcuni mesi dalla richiesta da parte della famiglia di riaprire una tomba posizionata nel cimitero teutonico della Santa Sede.  

"Una svolta dopo 35 anni di mancata collaborazione", ha commentato Pietro Orlandi, fratello della cittadina vaticana, figlia di un dipendente vaticano, che non è mai tornata a casa dopo essere uscita per recarsi a lezione di musica. Quella che inizialmente era parsa una comune scomparsa di un'adolescente, si ere invece trasformata in un 'giallo' mai risolto. Anni di indagini, illazioni, depistaggi, non portarono che un'altalena di speranze e delusioni per la famiglia, che non ha però mai smesso di cercare la verità. 

Senza elementi, la prima inchiesta venne chiusa nel luglio 1997. Poi la banda della Magliana, che spesso era stata tirata in ballo nella vicenda, torna sotto i riflettori a giugno 2008 con le dichiarazioni di Sabrina Minardi, compagna di Enrico De Pedis, uno dei capi della banda: Emanuela Orlandi sarebbe stata uccisa dopo essere stata tenuta prigioniera nei sotterranei di un palazzo vicino all'Ospedale San Camillo. Ma neanche su questa pista erano emerse prove concrete. 

Nel 2016, era arrivata l'archiviazione dell'inchiesta da parte della Procura di Roma, confermata dalla Cassazione. Ma la famiglia non aveva mollato. Diversi mesi fa la richiesta esplicita al Vaticano di aprire una indagine, poi l'indicazione di fare una ricerca nel cimitero
teutonico che si trova all'interno delle mura vaticane. Recentemente poi le indagini su alcune ossa ritrovate durante lavori di ristrutturazione della casa del custode nella Nunziatura apostolica. 

Ora l'indagine avviata dal Vaticano riaccende nella famiglia la speranza di dare luce ad una vicenda rimasta oscura per oltre tre decenni.

 

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