Estero

Ombre sulla Boeing nello schianto della Ethiopian Airlines

Si sospettano problemi di funzionamento nel software del sistema di controllo dell'aereo. Escluse responsabilità dei piloti

(Ansa)
5 aprile 2019
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La Boeing assicura che il nuovo software sarà in grado di prevenire che dati sbagliati causino l'attivazione del sistema Mcas, di impedire che in futuro basti anche un solo sensore che segnali il rischio stallo per attivare la compensazione automatica. Un sensore-chiave, secondo le autorità etiopiche, che potrebbe non aver funzionato correttamente. Una fonte ben informata sull'inchiesta tecnica, citata dall'Associated Press, ha detto che da quanto risulta dai dati registrati dalle scatole nere, i piloti inizialmente hanno seguito i passi indicati dalla Boeing, disattivando il software, il quale, per motivi non ancora chiari, è stato riattivato subito dopo. E lì resta ancora il buio.

Sono gli ultimi sviluppi sulle indagini tutt'ora in atto per fare luce sulla tragedia del volo Ethiopian Airlines ET302 del 10 marzo, che ha causato 157 morti (8 italiani). Il rapporto preliminare stilato dagli esperti a Parigi sulle scatole nere di quel Boeing 737 Max 8 esclude errori da parte dei piloti. "Portalo su, portalo su!", si gridava in cabina di pilotaggio pochi istanti prima dello schianto, ma non ci fu nulla da fare. I piloti rispettarono correttamente tutte le procedure d'emergenza previste dalla Boeing: cercarono di spegnere il software anti-stallo, di riportare il muso all'insù con la cloche manuale, di spegnerlo di nuovo, ma malgrado ogni tentativo, l'aereo tornava in picchiata e solo sei minuti dopo il decollo da Addis Abeba si schiantò al suolo. "L'equipaggio ha seguito tutte le procedure stabilite dal costruttore, ma non è stato in grado di riprendere il controllo del velivolo", ha sintetizzato ad Addis Abeba la ministra dei Trasporti etiopica, Dagmawit Moges, senza però precisare se siano state seguite "alla lettera". Qualcosa infatti non torna, e lascia una sacca di buio nel punto in cui il malfunzionamento della macchina e l'errore umano si toccano. Il rapporto, scrivono i media, non dà la colpa a niente e a nessuno in particolare, né nomina esplicitamente il software anti-stallo. Ma gli osservatori fanno notare come il documento sembri gettare l'ombra del dubbio sulle affermazioni fatte dalla Boeing e da alcune autorità statunitensi secondo cui i piloti avrebbero potuto disattivare in qualunque momento il software sospettato, il cui comportamento avrebbe reso l'incidente etiopico quasi una fotocopia dello schianto del 737 Max 8 dell'indonesiana Lion Air, in ottobre. (Ansa)