Il giorno prima dell'incidente di ottobre l'equipaggio ebbe lo stesso problema, ma chi c'era in cabina (e non di turno) intervenne nel modo corretto
L'indagine sulla certificazione del Boeing 737 Max può contare anche sull'appoggio dell'Fbi, che si unisce all'inchiesta in corso avviata dagli agenti del Dipartimento dei Trasporti statunitense. Lo riporta il Seattle Times citando alcune fonti.
Uno degli uffici dell'Fbi è vicino all'impianto di Renton di Boeing, quello dove viene prodotto il 737 Max, ma è anche vicino a quelli della Federal Administration Aviation che ha concesso l'autorizzazione a Boeing. Le indagini fanno seguito all'aereo dell'Ethiopian Airlines caduto il 10 marzo ad Addis Abeba.
Come noto, l'incidente dell'Ethiopian Airlines ricorda quello del 29 ottobre scorso occorso al volo Lion Air pochi minuti dopo il decollo da Giakarta. Il giorno prima del tragico incidente, riferisce ora Bloomberg, un altro equipaggio ai comandi dello stesso aereo aveva già perso il controllo, al punto che il comandante aveva chiesto di poter rientrare subito dopo la partenza. Vennero però salvati da un collega fuori servizio che si trovava in cabina di pilotaggio, e che avrebbe saputo come “correggere” il problema d'assetto, disattivando cioè il sistema anti-stallo che accusava problemi di funzionamento.