Estero

Tre persone su dieci non hanno accesso all'acqua

Lo rivela l'ultimo rapporto dell'Unesco, che lancia una Giornata mondiale per il 22 marzo prossimo

19 marzo 2019
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Nonostante i significativi progressi compiuti negli ultimi 15 anni, l'accesso all'acqua potabile sicura e pulita è un obiettivo irraggiungibile per gran parte della popolazione del mondo. Nel 2015 tre persone su dieci (2,1 miliardi) non avevano accesso all'acqua potabile e 4,5 miliardi di persone, pari a sei su dieci, non avevano servizi igienici sicuri. È quanto rileva l'ultimo rapporto dell'Unesco sullo sviluppo idrico globale dal titolo "Nessuno sia lasciato indietro", pubblicato in vista della Giornata mondiale dell'acqua indetta dall'Onu il prossimo 22 marzo.

Nel 2017, conflitti e persecuzioni hanno costretto 68,5 milioni di persone a fuggire dalle loro case, mentre 25,3 milioni di persone in media all'anno sono costrette a migrare a causa di disastri naturali, il doppio rispetto ai primi anni Settanta. E il numero dei rifugiati dovrebbe aumentare ulteriormente a causa dei cambiamenti climatici. I rifugiati sono una categoria fortemente vulnerabile, afferma l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, ricordando che l'accesso all'acqua potabile sicura, ai servizi igienico-sanitari e all'igiene è un diritto umano riconosciuto a livello internazionale.

Il rapporto - che viene lanciato oggi a Ginevra, durante la 40esima sessione del Consiglio per i diritti umani - esplora i sintomi di esclusione e indaga i modi per superare le disuguaglianze. È in Africa che vive la metà delle persone che bevono acqua da fonti non sicure a livello globale. È più probabile che siano loro gli emarginati o i discriminati per genere, età, stato economico o per identità etnica, religiosa o linguistica, ad avere un accesso limitato all'acqua e ai servizi igienici adeguati. Questi diritti obbligano gli Stati a lavorare affinché ci sia un accesso per tutti, senza discriminazioni, dando la priorità ai più bisognosi. Acqua pulita e servizi igienico sanitari sono peraltro l'Obiettivo 6 dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d'azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell'Onu.

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