Estero

La folle di Parigi: 'Le fiamme ti piaceranno'

La testimonianza di un pompiere che aveva incrociato la piromane prima dell'incendio che ha causato 10 morti

La palazzina in fiamme
(Key)
5 febbraio 2019
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"Quando l'ho incrociata mi ha detto 'buona fortuna'. E ha aggiunto che sono un pompiere e quindi le fiamme mi sarebbero piaciute...": è sotto shock il giovane preso di mira dalla squilibrata che la scorsa notte ha dato fuoco a un palazzo nell'elegante XVI arrondissement di Parigi.

Per vendicarsi di lui, la donna - che da appena una settimana era stata dimessa da una clinica psichiatrica - ha dato fuoco all'edificio di 8 piani provocando la morte di 10 persone fra cui un bambino e il ferimento di altre 32, fra cui 8 pompieri.

In piena notte, mentre 200 pompieri lottavano contro le fiamme, con scale ed elicotteri riuscivano a salvare una cinquantina di abitanti del palazzo, portandone via alcuni dal tetto dove si erano rifugiati, Essia Boulares - questo il nome della squilibrata - ubriaca, tentava di appiccare ancora il fuoco a tutto quello che le passava davanti, un cassonetto, poi un'automobile.

E' in quello stato che i poliziotti l'hanno vista e l'hanno arrestata. Quarantuno anni, la donna - che abitava una casa popolare a prezzo di favore in un palazzo residenziale - era reduce da 5 anni di cure psichiatriche. E soltanto da una settimana, il centro di malattie mentali più noto a Parigi, l'ospedale Saint-Anne, l'aveva lasciata uscire. Senza particolari accorgimenti di vigilanza sul suo comportamento. Agli agenti che l'hanno arrestata è bastato un interrogatorio, poi l'hanno fatta visitare e hanno tolto lo stato di fermo ricoverandola nell'infermeria psichiatrica della prefettura.

Anche su eventuali leggerezze del sistema sanitario, si è appreso da fonti della procura, dovrà concentrarsi l'inchiesta, che si annuncia lunga e piena di interrogativi.

Nicolas, 22 anni, il pompiere che abitava al secondo piano del palazzo, non si dà pace. Aveva litigato ripetutamente con Essia negli ultimi giorni, lei gridava frasi sconnesse e soprattutto a qualsiasi ora ascoltava musica a un volume intollerabile: "Ho chiesto alla mia compagna di andarle a bussare alla porta, ma ha rimediato solo insulti. Allora ho chiamato la polizia. Sono arrivati e ci hanno chiesto di allontanarci, io ero deciso a non dormire in casa. Ma poi mi sono convinto che l'avessero portata via e siamo rientrati. Me la sono ritrovata faccia a faccia per le scale. Dopo che i poliziotti erano andati via, aveva tentato di sfondare la finestra, poi la porta di casa mia. Un vicino mi ha avvertito che aveva messo della carta e della legna sul pianerottolo. Mi ha detto 'sei pompiere, le fiamme ti piaceranno, auguri'. E subito dopo ho sentito la puzza di bruciato". Anche sul comportamento della squadra di polizia che ha lasciato il palazzo pochi minuti prima dell'incendio, la procura indagherà a fondo.

Le immagini riprese dai video sono di rara violenza, si vedono fiamme enormi, finestre che esplodono, gente che scappa ovunque e si lancia nel vuoto. "La Francia - ha twittato il presidente Emmanuel Macron - si sveglia oggi con l'emozione per questo incendio. Penso alle vittime e ringrazio i pompieri". Un minuto di silenzio è stato osservato in parlamento. "Parigi è in lutto, un bilancio terribile", ha twittato la sindaca, Anne Hidalgo.

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