Estero

Ungheria, picchiati deputati dell'opposizione

Proseguono le proteste contro il governo di Viktor Orban. I manifestanti chiedono la revoca della legge che autorizza le 400 ore annue di straordinari

Keystone
17 dicembre 2018
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Proseguono le proteste di piazza contro il governo Orban in Ungheria, dove alcuni deputati dell'opposizione sono stati picchiati e buttati fuori dall'edificio della tv di Stato Mtva.

La delegazione parlamentare era entrata in studio, stamattina, per leggere una petizione, con alcune delle principali rivendicazioni dei manifestanti. Akos Hadhazy e Bernadett Szell denunciano la violenza subita dalle guardie addette alla sicurezza della tv, che sono state filmate da privati.

Nella notte 2-3000 manifestanti si erano radunati davanti agli studi dell'emittente televisiva. Ieri migliaia di ungheresi sono scesi in strada per il quinto giorno consecutivo, nell'ambito delle proteste contro la legge sugli straordinari, vista come un provvedimento che favorisce le imprese sfruttandone il personale.

Manifestazioni che hanno assunto col passare dei giorni un significato più ampio, portando in piazza un diffuso malcontento contro il regime instaurato dal premier Viktor Orban.

Fra le rivendicazioni, portate dai dissidenti alla tv di Stato, c'era la revoca della legge che autorizza i datori di lavoro a chiedere fino a 400 ore di straordinario l'anno ("legge schiavistica", è stata ribattezzata), la fine del controllo totale del governo sull'informazione, l'assicurazione della libertà accademica, ed una sanità pubblica uguale per tutti, nonché la fine della corruzione generalizzata e l'adesione dell'Ungheria alla procura europea. Una nuova manifestazione è indetta per stasera davanti alla televisione.

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