Estero

Strasburgo conta le vittime Attentatore ancora in fuga

Le forze dell'ordine sono ancora alla ricerca del giovane sparatore, identificato nel 29enne Cherif, già noto come 'radicalizzato', registrato nel Fiché S

Terrore al mercatino di Natale (foto: Keystone)
12 dicembre 2018
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Basta un istante per trasformare un sogno in un incubo. La capitale europea del Natale, Strasburgo, piomba nel terrore in una sera di dicembre, quando le luminarie delle feste illuminano all'improvviso una scena di guerra: spari in mezzo alla folla, morti, feriti accasciati nelle strade, persone che fuggono urlando.

Sono almeno tre le vittime di uno forse due attentatori che hanno aperto il fuoco intorno alle 20 di ieri sera, l'ora in cui tutti sono in giro per mercatini o per locali. Dodici i feriti, alcuni in gravissime condizioni. Numerose ambulanze sono state viste entrare nel centro mentre negli ospedali locali è scattato il 'piano bianco', la massima allerta per le situazioni di crisi.

La prima vittima a essere identificata è un turista thailandese di 45 anni, in viaggio in Europa insieme alla moglie, anche lei thailandese, che è fra i numerosi feriti.

Il killer, identificato, era finito già in carcere in passato per aggressione. In seguito era stato segnalato come elemento 'radicalizzato' e come minaccia per la sicurezza nazionale (rientrando nei Fiché S). Si chiama Cherif C., 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo. Per prenderlo la polizia ha messo in piedi una caccia all'uomo imponente. Blindato il centro storico dove nessuno è stato fatto più entrare, solo uscire. Pattugliate palmo a palmo le strade deserte, anche con un elicottero. Il sindaco della città Roland Ries ha subito parlato di un attentato terroristico e ha invitato tutti ad asserragliarsi dentro casa.

L'uomo è riuscito comunque a scappare allontanandosi dal centro. Dopo qualche ora lo hanno individuato in un quartiere di periferia, Neudorf, dove in un primo momento sembrava si fosse asserragliato in un immobile. Ma il blitz della polizia è fallito e le ricerche continuano. A quanto pare l'attentatore non avrebbe agito da solo e in centro si continua a cercare anche un secondo sospetto. Il ministro degli interni Christophe Castaner ha dichiarato che ci sono circa 350 uomini alla ricerca dell'attentatore. Secondo alcune fonti, il killer ferito sarebbe fuggito in taxi.

Oggi le scuole rimarranno chiuse, la cittadinanza è invitata a limitare gli spostamenti. Rafforzati i controlli alle frontiere. Il governo francese ha alzato il livello di allerta al grado di "emergenza attentato", ha confermato Castaner. Ciò consente di mobilitare mezzi eccezionali su tutto il territorio nazionale.

A Strasburgo è la settimana più affollata, quella che oltre ai turisti vede arrivare in città tutto il personale del Parlamento europeo per la plenaria mensile. Molti gli eurodeputati che si sono ritrovati bloccati dentro i ristoranti e i bar. Il parlamento è stato blindato e riaperto solo in piena notte.

L'attentatore, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe esploso diversi colpi d'arma da fuoco nella rue del Grandes Arcades, vicino alla centralissima Place Kleber, dove si trova il mercatino, e si sarebbe poi dato alla fuga in direzione della Grande Rue, dove testimoni avrebbero udito altri spari. I presenti si sono dati alla fuga tra scene di panico.

La polizia ha quindi isolato la zona per un raggio di circa 200 metri attorno alla piazza Gutenberg, il traffico è stato deviato, mentre le ambulanze correvano verso il centro. Il presidente francese Emmanuel Macron ha lasciato in anticipo un ricevimento in corso all'Eliseo per seguire personalmente i fatti nella città alsaziana. "Solidarietà della nazione intera a Strasburgo, alle nostre vittime e alle famiglie", ha twittato.

Macron, scrive Le Figaro, "riunirà un consiglio ristretto della difesa nella giornata di oggi al termine del consiglio dei ministri tenuto conto dell'attacco a Strasburgo". "Il cuore della democrazia europea colpito dalla follia omicida", ha commentato a caldo dal canto suo il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici, oggi anche lui a Strasburgo.

Un attentato che tuttavia non arriva del tutto come un fulmine a ciel sereno. Già due anni fa, sotto Natale, la polizia francese aveva sventato un possibile attacco terrorista ai mercatini, smantellando una cellula a Marsiglia. Stavolta qualcuno è riuscito a infilarsi tra le maglie della sicurezza e a macchiare di sangue la città-bomboniera dell'Alsazia.

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