Estero

Guerra in Siria: 3,4 milioni di rifugiati al freddo

Lo stima l'Agenzia Onu per i Rifugiati, precisando che gli sfollati sono ripartiti fra Siria stessa, Iraq e Libano. Una raccolta fondi per aiutarli.

Keystone
4 dicembre 2018
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Sono circa 3.4 milioni, fra rifugiati e sfollati, le persone che per l'ottavo anno consecutivo passeranno l'inverno in alloggi di emergenza in Siria, Iraq e Libano, dove le temperature precipitano fino a -8°C.

Per aiutarli, l'Agenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr) lancia per il secondo anno la campagna '#Christmaslights' di sensibilizzazione e raccolta fondi che ha l'obiettivo di portare aiuto concreto ai rifugiati più esposti al freddo, tra cui 1 milione di siriani sfollati all'interno della Siria e oltre 730 mila rifugiati siriani in Libano.

Massima priorità - si legge in una nota - è data ai più vulnerabili, quali appunto anziani e bambini. Questi ultimi rappresentano circa il 50% della popolazione rifugiata nell'area mediorientale.

L'Unhcr concentra i propri sforzi su tre aree di intervento: distribuzione di denaro per le famiglie vulnerabili per aiutarle a far fronte alle necessità straordinarie nella stagione invernale, come l'acquisto di carburante; fornitura di prodotti essenziali specifici per l'inverno, come coperte termiche, teloni di plastica, caloriferi e bombole di gas e abiti invernali; preparazione dei ripari per l'inverno tramite riparazioni, lavori di isolamento, miglioramenti nei sistemi di drenaggio e di altre infrastrutture situate nei campi e negli insediamenti informali.

A due mesi dal suo inizio lo scorso settembre, Il programma Unhcr ha portato supporto concreto a quasi 350.000 persone, circa il 35% dell'obiettivo finale. Ancora troppo poco. Per questo la campagna #Christmaslights ora entra nel vivo e necessita del supporto di tutti.

"Per i siriani sfollati nel Paese e per i rifugiati nei Paesi limitrofi, l'inverno rappresenta un momento estremamente difficile e pericoloso. Soltanto in Siria, un milione di persone ha urgente bisogno di aiuti, ma al momento i fondi disponibili ci hanno permesso di portare aiuti solo a poco piú di un terzo delle persone che ne hanno bisogno - afferma Carlotta Sami, portavoce Unhcr per il Sud Europa - in questo momento una coperta o degli abiti invernali possono davvero fare la differenza, serve l'aiuto di tutti".

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