Estero

Parigi a fuoco, 287 fermi e 92 feriti

La guerra dei casseur ha oscurato la protesta dei gilet gialli: violenza fuori controllo dei black bloc: incendi, distruzioni e saccheggi. Reazione di Macron

2 dicembre 2018
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La guerra dei casseur ha travolto Parigi ieri, sabato, investita da un'ondata di rara violenza, che ha oscurato la protesta dei gilet gialli. Gruppi di black bloc, organizzati ed estremamente mobili, hanno seminato distruzione per ore, incendiando, distruggendo e saccheggiando. "Non accetterò mai la violenza - ha commentato Emmanuel Macron dal G20 di Buenos Aires - Chi ha fatto questo vuole solo il caos". Solo i roghi restano stasera a illuminare le macerie nella Ville Lumière. Attorno agli Champs-Elysées, nei quartieri più chic, i casseur che accompagnano le manifestazioni dei gilet gialli non hanno lasciato in piedi nulla: carcasse fumanti di automobili, cataste di motorini, vetrine spaccate e buie nelle quali si saccheggia a piacere. E vetri, vetri ovunque. Il terzo sabato della protesta dei gilet gialli ha avuto i caratteri di un'insurrezione e si è concluso con 110 feriti, uno grave, e 270 fermi, bilancio poi salito a 287 fermi, quasi un record. La polizia è stata attaccata, bersagliata, le auto di servizio incendiate, in un'immagine di assoluta impotenza delle forze dell'ordine ad arginare poche centinaia di teppisti. "Molto mobili e difficilmente controllabili", li ha definiti il sottosegretario Laurent Nunez. Al punto da dare l'impressione - ieri a metà pomeriggio - di una situazione ormai fuori controllo. A differenza di sabato scorso, gli Champs-Elysees - semidistrutti una settimana fa dalla guerriglia - sono stati blindati: si poteva entrare solo a piedi e dopo un'accurata perquisizione. (Ansa)

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