Estero

Salvini detta legge

29 novembre 2018
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“Sono soddisfazioni”. Non si sa bene a quale fonte di soddisfazione si riferisse Matteo Salvini quando ha voluto farne parte i giornalisti, ma ieri ne ha avute almeno tre. L’approvazione in tarda serata del cosiddetto ‘decreto sicurezza’; la mancata firma italiana al Global Compact dell’Onu sulle migrazioni; e la pistolettata con cui un commerciante esasperato dai continui furti subiti (una trentina) ha fatto secco un ladro. Il ministro dell’Interno ne ha immediatamente preso le parti, dopo che a carico dell’uomo è stato aperto un fascicolo per “eccesso di legittima difesa”, facendo sapere urbi et orbi di avergli telefonato per trasmettergli la propria vicinanza. Salvini è passato all’incasso dopo mesi e mesi di battaglia propagandistica, ottenendo anche il sì dei berluscones al decreto che, tra le molte sue perle, abolisce la protezione umanitaria, e riesce a peggiorare i contenuti della legge Bossi-Fini, che introdusse il reato di immigrazione clandestina: non fermandola, ma moltiplicando esponenzialmente il numero dei migranti irregolari, a beneficio di criminalità e racket. Non contento, Salvini ha anche imposto ai cuor-di-leone a 5Stelle il no al documento dell’Onu sulle migrazioni: niente più di un edificante elenco di buone intenzioni, niente affatto vincolanti, a favore di “una migrazione sicura, ordinata e regolare”. Il che enfatizza ancora di più il significato ideologico del rifiuto italiano (italiota se si prende per buona la scusa accampata dallo smorto Giuseppe Conte: su questa materia è bene che si esprima il parlamento). Dimenticavamo: il telefono del commerciante contattato da Salvini ha suonato a lungo ma nessuno ha risposto. E anche questa è una buona notizia.

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