Estero

Trump torna a minacciare la chiusura della 'frontera'

I soldati inviati al confine sud "useranno la forza letale, se necessario". Il Wp: nuovo piano, chi cerca asilo negli Usa dovrà aspettare in Messico.

(Keystone)
22 novembre 2018
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Il presidente americano Donald Trump è tornato a minacciare la chiusura del confine tra Stati Uniti e Messico. Lo ha detto parlando in teleconferenza con le truppe Usa all'estero nel giorno della Festa del Ringraziamento.

"Al confine sud è in arrivo un gruppo di cattiva gente e dobbiamo garantire la sicurezza delle nostre frontiere", ha affermato il tycoon.

Le truppe Usa inviate al confine col Messico "se sarà necessario useranno la forza letale per fermare i migranti che cercheranno di entrare nel Paese", ha ribadito successivamente parlando con i giornalisti in Florida. "Spero di no, ma se dovranno farlo lo faranno", ha aggiunto. Trump da settimane sta tentando di cambiare le regole di ingaggio della missione al confine.

Oggi il 'Washington Post' ha riferito del nuovo piano 'anti-carovana' che l'amministrazione Trump si appresterebbe ad attuare dopo che un giudice federale ha bloccato il decreto con cui si vietava l'asilo a chiunque fosse entrato illegalmente negli Usa.

Il piano si chiama 'Resta in Messico': secondo il 'Washington Post', prevede che i migranti che dal Centro America arrivano al confine con gli Stati Uniti (sono oltre 6mila quelli che si trovano attualmente a Tijuana, città alla frontiera con la California) e che cercano asilo non potranno entrare negli Usa e dovranno aspettare in Messico l'esito della loro domanda.

Il piano cambia dunque le attuali regole che generalmente permettono a coloro che rischiano di essere perseguitati nel loro Paese di evitare il rimpatrio immediato e di restare negli Usa finché il giudice non si pronunci sulla propria domanda di asilo.

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