Francia

Macron apre ai gilet gialli ma difende l'ecotassa

Il ministro dell'Interno parla di 'deriva totale'. Ultradestra e ultrasinistra cavalcano la protesta

(Keystone)
20 novembre 2018
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Emmanuel Macron tende la mano ai gilet gialli, ma la situazione della protesta in Francia è tutt'altro che sotto controllo. Mentre le opposizioni continuano a cavalcare l'onda contro il caro-carburante, i blocchi continuano e con essi gli incidenti. Il ministro dell'Interno, Christophe Castaner, ha parlato di "deriva totale" e di elementi "radicalizzati" fra i gilet gialli. "È con il dialogo che possiamo uscirne - ha detto Macron oggi durante la sua visita in Belgio, in quella che è la sua prima reazione dopo 4 giorni di protesta nel Paese - dobbiamo spiegarci, avere la capacità di trovare un ritmo giusto e soluzioni sul terreno". Ma senza fare passi indietro sulla ecotassa, ha lasciato intendere spiegando che sta "cercando di cambiare" il Paese sui combustibili fossili.

Ancora una vittima

Poco prima, non era stato altrettanto conciliante Castaner, che aveva denunciato una "deriva totale" della protesta, che pure era cominciata sabato in un "clima sereno". Il ministro ha lamentato in particolare "l'altissimo numero di feriti" (530 dall'inizio della protesta). Intanto si è registrata una seconda vittima dopo la donna morta investita sabato da un'auto che ha forzato il blocco in Savoia. Si tratta di un motociclista che non ce l'ha fatta: lunedì era rimasto gravemente ferito - sempre nel sud - in uno scontro con un furgone mentre si trovava sulla corsia di sinistra per superare la colonna d'auto paralizzata dai gilet gialli.

Castaner ha però denunciato aggressioni alla polizia, gente che gira con il gilet ma che è armata di spranghe e molotov e una violenza dilagante. Su questo tema il primo ministro Édouard Philippe ha avuto un duro scontro in parlamento con il leader della gauche radicale Jean-Luc Mélenchon che lo accusava di voler vietare la manifestazione annunciata a Parigi per sabato dai gilet gialli: "per manifestare, in Francia - ha detto Philippe - bisogna dichiarare la manifestazione. E' importante, perché consente di garantire la sicurezza anche dei manifestanti...noi non vogliamo reprimere nulla o colpire la libertà d'espressione, ma vogliamo che questo diritto si esprima nel quadro della legge". Più tardi il sottosegretario all'Interno, Laurent Nuñez, ha precisato che saranno "vietati alcuni perimetri, come quello di place de la Concorde", dove sabato scorso si sono asserragliati i gilet gialli per lanciare il loro tentativo di raggiungere il vicino Eliseo.

Sgombrati oltre venti blocchi

La polizia ha intanto fatto sgomberare oltre una ventina di blocchi stradali, liberando l'accesso a parecchi depositi di carburante che da ieri erano bloccati. Mentre Melenchon attaccava in parlamento Philippe accusandolo di voler negare la libertà di manifestare ai gilet gialli, all'altra estremità politica Gilbert Collard, uno dei dirigenti del Rassemblement National di Marine Le Pen, annunciava che sabato, con i manifestanti, scenderà in piazza a Parigi anche lui. E con l'estrema destra sarà presente anche il sindacato Force Ouvrière, che ha invitato i suoi aderenti e simpatizzanti a solidarizzare con i manifestanti per un "aumento del potere d'acquisto".

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