Estero

In Bosnia il nuovo presidente è un ultranazionalista serbo

Il 'primus inter pares' della presidenza tripartita è il Milorad Dodik, segnalato nella 'lista nera' Usa. Brutta storia.

Dodik (Keystone)
20 novembre 2018
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Si è insediata oggi a Sarajevo la nuova presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina costituita da Milorad Dodik, Sefik Dzaferovic e Zeljko Komsic, rispettivamente esponenti serbo, croato e musulmano dell'organo collegiale, eletti alle elezioni dello scorso 7 ottobre.

I tre membri della presidenza si alternano a presiedere l'organo collegiale ogni otto mesi e da oggi e per i prossimi otto mesi il 'primus inter pares' è il serbo Milorad Dodik, noto per le sue posizioni oltranziste e nazionaliste.

E' la prima volta dalla fine della guerra del 1992-1995 che a rappresentare lo Stato bosniaco è una persona il cui nome figura sulla 'lista nera' degli Usa.

Secessionista e pericoloso

Nel corso della sua attività politica, Dodik ha ripetutamente messo in questione lo Stato bosniaco, annunciando l'autonomia e perfino la secessione della Republika Srpska (Rs, entità a maggioranza serba di Bosnia), in contrasto con l'accordo di pace di Dayton, che nel 1995 pose fine alla guerra di Bosnia.

Nel discorso inaugurale, Dodik ha annunciato che già da domani avvierà la destituzione di tutti i serbi dalle istituzioni statali e nel Consiglio dei ministri, che sono prevalentemente suoi avversari politici. Il suo primo obiettivo, ha detto, sarà quello di mandare a casa l'Alto rappresentante della comunità internazionale in Bosnia e i giudici internazionali della Corte costituzionale.

La sua politica sarà quella della Rs, ha detto Dodik, sottolineando che è stato eletto "nel territorio della Rs". Ha anche ribadito che nessuno deve aspettarsi da lui che in questioni multilaterali o regionali prenda posizioni diverse da quelle di Belgrado.

Il nuovo presidente della presidenza tripartita insisterà, ha dichiarato, sulla politica della neutralità militare della Bosnia, ed è subito arrivata una nota polemica dal membro croato Komsic, il quale ha detto espressamente che lui è favorevole all'adesione alla Nato e che si impegnerà in tal senso con determinazione nonostante la contrarietà della Rs. L'Unione europea e la Nato, ha detto Komsic, sono "la garanzia della sicurezza e della prosperità dei cittadini".
 
 

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