Estero

Airbnb non offre più alloggi negli insediamenti israeliani

La decisone ha provocato le proteste da parte di Tel Aviv. Il ministro del turismo Yariv Levin minaccia ritorsioni

19 novembre 2018
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Ha destato stupore e collera in Israele la decisione di Airbnb di cancellare dai propri cataloghi le case date in affitto da israeliani residenti nei Territori. L'annuncio, scrive Haaretz, è giunto dal sito di Airbnb: "Abbiamo deciso - era scritto - di cancellare le offerte che giungono da insediamenti nella Cisgiordania occupata, che si trova al centro della disputa fra israeliani e palestinesi". Il ministro israeliano del turismo Yariv Levin minaccia ritorsioni.

Nel suo comunicato, Airbnb ammette che su questa decisione ci sono "opinioni discordi". "In passato - aggiunge - abbiamo detto che avremmo agito in quella zona solo nei limiti della legge. Lo abbiamo fatto perchè crediamo che viaggi che mettano in contatto persone abbiano un valore considerevole e noi vogliamo portare persone assieme". Ma adesso, dopo lunghe consultazioni, Airbnb ha deciso di cancellare le offerte provenienti dalla colonie.

La critiche israeliane non si sono fatte attendere. Il ministro per gli affari strategici Gilad Erdan ha rilevato che "conflitti nazionali esistono in tutto il mondo. Ora Airbnb deve spiegare perchè abbia scelto una posizione razzista nei confronti di alcuni cittadini israeliani". Anche secondo il ministro Levin si tratta di una decisione "discriminatoria, vergognosa e miserevole". Il ministero israeliano del turismo, secondo la televisione di Stato, si accinge adesso a prendere contromisure nei confronti di Airbnb.

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