Estero

Salvini sorvegliato speciale di Berlusconi

E Di Maio dichiara in un'intervista al Corriere: 'Finché il vicepremier non chiede nulla per il leader di Forza Italia, andiamo bene'

Keystone
18 novembre 2018
|

Alla vigilia di una nuova settimana delicata sia sul fronte europeo che in chiave interna (a tenere banco resta la polemica sullo smaltimento dei rifiuti), i due azionisti del governo italiano giallo-verde, Matteo Salvini (Lega) e Luigi Di Maio (MoVimento 5 Stelle), tentano - a parole - di ridimensionare le tensioni.

Ma di carne al fuoco ce n'è parecchia e per i vicepremier la ricerca di un compromesso tra due visioni politiche diverse è ogni giorno più complicata. In più a pesare sull'equilibrio (già precario) dei rapporti all'interno del governo è il legame tra il leader della Lega e l'ex premier Silvio Berlusconi (Forza Italia/FI). Il filo del dialogo non si è mai interrotto, ma dopo l'incontro della scorsa settimana, il Cavaliere è tornato ad essere il convitato di pietra dell'esecutivo.

Complici le tensioni sulla Tav, la ferrovia Torino (I)–Lione (F), e lo smaltimento dei rifiuti - per citare gli ultimi due temi su cui Lega e Cinque Stelle sono agli antipodi - il leader di FI torna ad essere il sospettato numero uno nell'ipotesi di un progetto che porti ad un nuovo governo a trazione centrodestra.

Che l'ex premier tenga sotto osservazione le mosse di Salvini è un dato di fatto tanto che Di Maio in un'intervista al Corriere manda un avviso chiaro all'alleato di governo: "Finché non chiede nulla per Berlusconi le cose vanno bene". Parole a cui il titolare ministero dell'interno replica tranchant: "Non ho nulla da chiedere" per il leader di Forza Italia.

Da registrare oggi un ragionamento riportato sui quotidiani ma prontamente smentito dal diretto interessato, Giancarlo Giorgetti, che vorrebbero anche il numero due della Lega e sottosegretario alla presidenza del Consiglio tra chi pensa che l'esecutivo abbia una data certa di scadenza. Se Giorgetti nega che il Carroccio voglia una fine anticipata della legislatura, le tensioni con l'alleato pentastellato sembrano dimostrare il contrario.

Domani Salvini e Di Maio si ritroveranno insieme a Caserta per sottoscrivere l'impegno del governo a favore della Terra dei Fuochi. Argomento delicato quello dello smaltimento dei rifiuti su cui nei giorni scorsi si sono registrate due visioni agli antipodi. Il ministro dell'interno prova a spargere ottimismo dicendosi convinto che con Di Maio "si troverà un'intesa" ma al dunque la linea non cambia: i termovalorizzatori, per il Carroccio, restano l'unica strada a differenza di quanto invece professano i pentastellati.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE