Brexit, Blair spara sull'accordo

La bozza d'intesa definita a Bruxelles dai negoziatori di Ue e Regno Unito sulla Brexit è destinata a "non accontentare nessuno, né i sostenitori di Leave, né quelli di Remain come me". Lo afferma l'ex premier laburista Tony Blair alla Bbc, tornando a invocare come "unica soluzione" - a dispetto del no di Theresa May - quella di "ridare la parola al popolo" attraverso un secondo referendum.

Blair definisce "curioso" ma comprensibile che i sostenitori e gli avversari più convinti della Brexit siano ora uniti nel criticare le anticipazioni del compromesso raggiunto ieri e proposto dalla premier Tory all'esame del suo governo.

L'ex inquilino di Downing Street interpreta la bozza d'intesa come un testo sulla base del quale il Regno resterà soggetto "alle regole economiche" e doganali dell'Ue per una fase di transizione di durata indefinita, sino al raggiungimento di un accordo definitivo sulle relazioni future in grado di garantire il confine aperto in Irlanda senza creare fratture fra Irlanda del Nord e Gran Bretagna. Mentre "non avrà più accesso al tavolo politico in cui quelle regole vengono stabilite".

Intanto, spuntano le prime indiscrezioni sull'andamento della riunione del governo britannico, tuttora in corso, convocata a Downing Street dalla premier Theresa May per cercare di ottenere il via libera alla bozza d'intesa. Secondo la Bbc, non è escluso che l'ok ci sia, ma con la defezione di alcuni altri ministri: si parla di due o tre nomi, fra cui Andrea Leadsom e Liam Fox, entrambi 'brexiteers' convinti.

Al momento non vi sono comunque conferme, mentre è ufficiale che Theresa May terrà un breve discorso alla nazione a conclusione della seduta, prevista verso le 17 locali (le 18 in Svizzera).