Alcuni collaboratori lo avrebbero trattenuto in Crimea per evitare che testimoniasse contro il genitore, coinvolto in un procedimento giudiziario. Per il premier, il figlio avrebbe problemi psichici
Un nuovo scandalo scuote la politica ceca: il figlio del premier Andrej Babis ha sostenuto di essere stato rapito da alcuni collaboratori di suo padre, che lo avrebbero trattenuto in Crimea, per evitare che testimoniasse nell'ambito del procedimento giudiziario che coinvolge il primo ministro per frode. Andrej Babis junior, che ha 35 anni, ne ha parlato con i giornalisti del sito Seznam, che lo hanno raggiunto in Svizzera. Secondo il premier, il figlio avrebbe problemi psichici e in Crimea sarebbe andato di propria volontà. In reazione a questa vicenda, adesso, l'opposizione in Parlamento chiede al governo di presentare la mozione di fiducia.