Brexit, l'accordo con l'Ue sarebbe già sul tavolo

Spunta la voce di una manovra "segreta" della premier Theresa May per far 'digerire' gradualmente all'opinione pubblica britannica e al mondo politico un'ipotesi di accordo sulla Brexit con l'Ue che sarebbe ormai sul tavolo.

A evocarla è oggi l'euroscettico Daily Telegraph, che riferisce di un clima di sospetti tutt'altro che fugati all'interno del governo e del partito conservatore, con timori crescenti dei falchi su un possibile 'compromesso al ribasso' con Bruxelles nonostante le rassicurazioni date ieri da May al consiglio dei ministri di voler chiudere un accordo entro fine novembre, ma "non un accordo a qualsiasi costo".

Il giornale nota che vari ministri lamentano l'accentramento del dossier da parte della premier e affermano d'aver avuto solo un'informativa generica sugli ultimi sviluppi negoziali. A testimonianza dell'atmosfera di sfiducia, vi sono del resto le sollecitazioni rivolte oggi a May - sia dalle opposizioni parlamentari, sia da un ministro del suo stesso governo come il 'brexiteer' Michael Gove - a condividere i "pareri degli uffici legali" del governo su un ipotetico accordo di divorzio dall'Ue che preveda meccanismi di garanzia (dal cosiddetto backstop alla possibile permanenza temporanea dell'intero Regno nell'unione doganale) per assicurare il mantenimento di un confine senza barriere fra Irlanda e Irlanda del Nord.

La premier, da parte sua, cerca di coinvolgere il business - in larga parte favorevole a un accordo e contrarissimo a un 'no deal' - guardando già al dopo con l'annuncio della costituzione di 5 consigli di consulenti imbottiti di uomini e donne d'affari di spicco. Organismi incaricati di affiancare il governo per individuare "le opportunità" che la Brexit potrà offrire alle imprese e minimizzare invece gli effetti negativi.