Estero

Aquarius e quei 'ricatti' italiani: la denuncia di Sos Méditerranée

La nave è ferma dal 4 ottobre a Marsiglia in attesa di una nuova bandiera. Vallat: 'Pressioni politico-economiche dell'Italia'

Keystone
9 ottobre 2018
|

Il presidente di Sos Méditerranée France, Francois Vallat, torna a denunciare le "pressioni politico-economiche" dell'Italia per il ritiro della bandiera alla nave Aquarius da parte delle autorità panamensi e un mese e mezzo prima di Gibilterra.

"Gibilterra - ha spiegato Vallat intervistato da France 24 - ha detto di aver ceduto alla pressioni politico-economiche dell'Italia. Quest'ultima ha detto loro: se tenete l'Aquarius le vostre navi avranno difficoltà ad entrare nei porti italiani".

Dal 4 ottobre scorso, l'Aquarius è ferma nel porto di Marsiglia in attesa che un Paese le attribuisca una nuova bandiera al posto di quella panamense, condizione fondamentale per poter riprendere il mare. "Abbiamo delle piste, ma trovarla non è facile, precisamente a causa di questo ricatto", ha deplorato Vallat.

"Oggi - ha concluso - ci troviamo in una situazione allucinante, sono un uomo di mare, tutta la mia carriera professionale è legata a questioni marittime. Il ritiro di una bandiera ad una nave è una prima, non si vedeva dalla guerra mondiale, ora è successo due volte in un mese e mezzo, ma l'Aquarius rispetta tutte le regole".

C'è chi a favore della nave si è intanto mobilitato anche in Svizzera: numerose personalità - fra loro l'ex procuratrice internazionale Carla Del Ponte e l'ex consigliere agli stati PLR ticinese Dick Marty - hanno scritto al Consiglio federale affinché l'Aquarius possa battere bandiera elvetica.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE