Estero

Incendio nel Pisano: 700 sfollati ma nessuna vittima

Le fiamme alimentate dal vento hanno distrutto finora 600 ettari di macchia mediterranea, boschi, oliveti e vigne

25 settembre 2018
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È una tempesta di fuoco quella che sta tenendo in scacco dalla notte scorsa le popolazioni dei Monti Pisani, in mezzo alla Toscana, dove un vasto incendio, alimentato da vento forte e costante ha distrutto oltre 600 ettari di macchia mediterranea, bosco ceduo, pini marittimi, oliveti e vigne nei territori di Calci e Vicopisano. Qualche casa è stata attaccata dalle fiamme, ci sono auto bruciate. Nessuno è morto, non ci sono feriti. Risultano solo tre intossicati lievi, uno lo hanno portato in ospedale per maggior sicurezza.

Si sospetta il gesto doloso

Tutti sono convinti che le origini del rogo siano dolose, anche se ancora non c'è stato il tempo per cercare eventuali inneschi. Certo è che le fiamme sono partite in una serata fresca, all'interno del bosco e non da uno dei tanti oliveti, che rendevano questo uno di luoghi speciali per le scampagnate domenicali, dove talvolta gli agricoltori fanno abbruciamenti. La partita più grande, insieme allo spegnimento reso difficile dal vento, è stata l'assistenza agli evacuati, circa 700 persone fatte allontanare in piena notte dalle frazioni montane, Montemagno, Oliveto, Noce, Caprile di Sotto, e dalle molte case sparse. Avevano sperato che il fuoco non scollinasse sui versanti abitati. Poi sono dovuti scappare. Almeno fino a domani non potranno tornare a casa. I più sono ospitati da parenti e amici, una trentina quelli ospitati negli alberghi, come ha confermato in serata il presidente della Regione Enrico Rossi, altri, pochi per la verità, nelle strutture allestite a Calci.

Impiegate 500 persone

La Protezione civile ha schierato 500 persone tra vigili del fuoco (oltre 120 provenienti anche da altre regioni), personale antincendio e volontari. In volo, appena c'è stata luce, cinque aerei Canadair e quattro elicotteri ostacolati anch'essi dal vento nei lanci d'acqua e di liquido ritardante. I sindaci di Calci e Vicopisano hanno chiuso subito le scuole, così come nel pomeriggio è stato chiuso anche l'aeroporto di Pisa per favorire il lavoro dei mezzi aerei. Il cambio continuo della direzione delle raffiche di vento ha disorientato più volte i soccorsi. Due squadre di pompieri sono state circondate dalle fiamme sulla strada per il Monte Serra: solo un gesto di coraggio e molto sangue freddo, hanno permesso a uomini e mezzi, di sganciarsi attraverso il muro di fumo e fiamme, e mettersi in salvo. La Regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza regionale.

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