Nel 2018 in Europa più segnalazioni che negli ultimi 5 anni: finora se ne contano 1'500, di cui un terzo dal 31 agosto. Morte 115 persone
Sono più di 1'500 i casi di febbre del Nilo occidentale registrati quest'anno in Europa, di cui 530 tra il 31 agosto e il 20 settembre. Un terzo del totale in appena tre settimane. Il numero complessivo delle infezioni supera quello totale dei 5 anni precedenti. A segnalarlo è l'ultimo bollettino del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc). Dei 1'505 casi europei, 1'135 sono stati riportati in paesi dell'Unione europea e 370 in paesi limitrofi. All'interno dell'Ue è l'Italia a guidare la classifica del maggior numero di casi (453), seguita da Grecia (225), Romania (216), Ungheria (167), Croazia (36), Francia (16), Austria (15), Bulgaria (4) e Slovenia (3). Nei paesi limitrofi l'Ue, è invece la Serbia la più colpita (286), insieme a Israele (81) e Kosovo (3). Finora sono morte 115 persone a causa del virus, di cui 35 in Italia, 29 in Serbia, 25 in Romania, 24 in Grecia, 11 in Ungheria e 1 in Kosovo. Il tasso di mortalità (7,6%) di quest'anno non ha però superato quello dei due anni precedenti (11,1%). In generale tutti i casi registrati nel 2018 sono stati segnalati in paesi che erano già stati colpiti negli anni scorsi.
Nel suo portale l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria spiega che il virus viene trasmesso agli uccelli, ai cavalli, all’uomo e ad altri mammiferi tramite zanzare e zecche infette. È diffuso principalmente in Europa sudorientale, Asia centrale, Nord America e Africa, “ma potrebbe raggiungere anche la Svizzera”. Dove finora non si registrano casi. Dato che in Svizzera il virus del Nilo occidentale non è mai stato riscontrato negli animali, “al momento non sono necessari provvedimenti preventivi”.
Circa l’80% degli individui infetti non manifesta sintomi visibili, mentre circa il 20% presenta sintomi lievi. In meno dell’1% delle persone infette il virus attacca il sistema nervoso causando encefalite e/o meningite. Il virus non può essere trasmesso direttamente da una persona all’altra. Se ci si reca in Paesi in cui è presente il virus della febbre del Nilo occidentale, viene raccomandato di proteggersi dagli insetti con un abbigliamento adeguato e l’utilizzo di prodotti repellenti.