Estero

Theresa May umiliata dagli 'sporchi ratti' europei

S'inaspriscono oltre la decenza i toni del dibattito in Gran Bretagna, dopo il vertice di Salisburgo sulla Brexit: la premier attaccata da laburisti e conservatori più oltranzisti

21 settembre 2018
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Theresa May "umiliata" dai leader Ue. È unanime la stampa britannica nel descrivere in questi termini l'esito per la premier conservatrice del vertice di Salisburgo.

"Un'imboscata" in piena regola, si legge, segnata dalla plateale bocciatura delle sue proposte negoziali chiave. Una debacle, al netto del tentativo di lady Theresa di minimizzare l'accaduto come frutto anche di giochi "tattici" degli interlocutori europei, che spinge l'opposizione laburista a chiedere ora alla premier di ad ammorbidire la sua posizione nei negoziati con Bruxelles.

Ma della situazione di difficoltà vissuta da Theresa May si giovano soprattutto i dissidenti Tory, i suoi compagni di partito più estremisti nel rivendicare la Brexit: i quali tornano a intimare a May – a pochi giorni da un congresso di partito che rischia di trasformarsi in un processo alla sua leadership – di cambiare rotta a favore di un divorzio più netto e di un'intesa di minima con Bruxelles: un mero accordo di libero scambio sul modello (giusto un po' rafforzato) di quello che l'Unione ha stretto con il lontano Canada.

I toni in ogni caso diventano roventi. E diverse testate prendono di mira in particolare il presidente francese, visto come capofila della linea dura verso Londra. Un Emmanuel Macron che il Sun di Rupert Murdoch non esita a vestire in panni da gangster, al pari di Donald Tusk (Presidente del Consiglio europeo), invocando una reazione di orgoglio dei britannici contro quelli che vengono definiti "sporchi ratti".

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