Raggiunto domenica scorsa a Sochi, il patto prevede fra l'altro il disarmo delle milizie
I dirigenti di al Qaida in Siria hanno respinto nelle ultime ore l'accordo turco-russo per la smilitarizzazione di alcuni distretti della regione nord-occidentale di Idlib, ultima roccaforte anti-governativa nella zona ovest della Siria.
Lo riferisce il sito di notizie Enab Baladi, che ha raccolto una serie di dichiarazioni dai maggiori esponenti dell'ala siriana di al Qaida basata a Idlib. L'accordo russo-turco raggiunto a Sochi domenica scorsa prevede tra l'altro il disarmo di alcune milizie, tra quelle qaidiste, e il loro ritiro di dieci chilometri dietro le linee delle forze militari turche nella zona di Idlib.
Il sito di notizie riporta in particolare le affermazioni di due miliziani egiziani, Abu Yaqtan al Masri e Abu al Fatah al Ferghali, e dell'iracheno Abu Mariya al Qathani. Secondo i tre, disarmare significherebbe arrendersi e renderebbe vana la "liberazione delle terre" ottenute negli anni scorsi.